Gens Plautia

La gens Plautia (italiano: Plauzia; scritto anche Plotia/Plozia) era una gens dell'antica Roma, di status plebeo[1].

Magistrature della gens Plautia
PeriodoRepubblica e Impero romano
Consolati15
Tribunati consolari-
Dittature-
Censure2
Magistri equitum-
Decemvirati-
Tribunati della plebe3

Compaiono nelle fonti a partire dal 358 a.C., quando Gaio Plauzio Proculo divenne il primo membro di questa famiglia ad accedere al consolato, nonché uno dei primi consoli plebei a seguito della Leges Liciniae Sextiae. Dopo una lacuna che va dalle guerre sannitiche alla fine del II secolo a.C., i Plautii comparirono regolarmente nella storia di Roma, in qualità di magistrati e militari[1].

Nel I secolo d.C., a seguito del suo matrimonio con Plauzia Urgulanilla, l'imperatore Claudio elevò il ramo famigliare della moglie allo status patrizio[1].

Denaro emesso da Publio Plauzio Ipseo nel 60 a.C. Il dritto presenta una testa di Nettuno, mentre il rovescio raffigura il trionfo di Gaio Plazio Decio dopo la sua presa di Privernum[2].
  1. ^ a b c Plautia gens in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. III, p. 405
  2. ^ Crawford, Roman Republican Coinage, pp. 444 - 445.

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