Gerda Walther

Gerda Walther (Nordrach, 18 marzo 1897Monaco di Baviera, 6 gennaio 1977) è stata una filosofa e parapsicologa tedesca, esponente del movimento fenomenologico.

Inizio i suoi studi all'università di Monaco nel 1916, seguendo corsi sulla fenomenologia con Alexander Pfänder. Nel 1917 si trasferì a Friburgo in Brisgovia per studiare con Edmund Husserl, dove seguì anche i corsi di Edith Stein. Alla fondazione della "Società Fenomenologica di Friburgo" nel semestre invernale del 1918/19, Walther tiene la prima lezione sull'io puro.[1] Successivamente tornò da Pfänder all'università di Monaco e ottenne il dottorato nel marzo del 1921, con una dissertazione "Zur Ontologie der sozialen Gemeinschaften" ("Sull'ontologia delle comunità sociali"), che fu poi pubblicata come articolo nel sesto Jahrbuch di Husserl.

Sull'incontro con la fenomenologia tramite Pfänder e la sua importanza per il resto della sua vita, Walther è stata molto esplicita:

(DE)

«Ich war sofort gefesselt, obwohl es einem Pfänder nicht gerade leicht machte. Man kann wohl sagen, dass mein ganzes späteres Leben durch diese Begegnung eine völlig andere Richtung erhielt. Vielleicht wäre ich heute eine brave marxistische Funktionärin in Ostdeutschland, wenn ich nicht durch ‚Zufall’ in dieses Kolleg geraten und darin geblieben wäre!»

(IT)

«Mi sentii subito tutta presa, nonostante il fatto che Pfänder non lo rese affatto facile. Si può ben dire che tutta la mia vita successiva a causa di questo incontro ottenne una direzione completamente nuova. Forse oggi sarei una brava funzionaria marxista nella Germania dell'Est, se non fossi arrivata in quella lezione per "caso" e ci fossi rimasta!»

Pur volendo continuare gli studi accademici, le condizioni economiche in Germania negli anni venti la obbligarono ad emigrare presso la sua famiglia in Danimarca e a lavorare in varie posizioni (assistente infermiera, scrittrice, traduttrice, etc.) per sopravvivere. Con l'avvento del Nazismo in Germania, la vita per Walther divenne difficile a causa del suo attivismo socialista e i suoi interessi verso la parapsicologia e il misticismo. Fu arrestata e interrogata varie volte e forzata a lavorare nell'ufficio della censura. Nonostante ciò continuò le sue attività sovversive, mettendosi in contatto con le persone le cui lettere doveva controllare e diffondendo materiale come i sermoni antinazisti dei vescovi di Münster. In parte a causa di ciò, nel 1944 si convertì al cattolicesimo.

  1. ^ Karl Schuhmann Husserl-Chronik Den Haag: Nijhoff, 1977, p. 230

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