Un getto relativistico è un getto di plasma estremamente potente che emerge dal centro di alcune galassie attive, in particolare le radiogalassie e i quasar. La loro lunghezza può raggiungere alcune migliaia [1] o talvolta centinaia di migliaia di anni luce. [2] Si crede che la distorsione dei campi magnetici nel disco di accrescimento collimi lungo l'asse di rotazione dell'oggetto centrale, in modo che quando le condizioni lo permettono, possa emergere un getto da entrambe le parti del disco di accrescimento stesso. Se il getto è orientato lungo la linea di vista della terra, il radiante relativistico cambia la sua luminosità apparente.[3] Il meccanismo della creazione dei getti [4][5] e la composizione dei getti [6] sono materia di forte dibattito in campo scientifico; si crede che i getti siano composti di una "mistura" elettricamente neutra di elettroni, positroni e protoni, in proporzione.
Getti simili, ma si pensa in scala minore, possono svilupparsi intorno ai dischi di accrescimento delle stelle di neutroni e nei buchi neri stellari. Questi sistemi sono spesso chiamati microquasar. Un famoso esempio è SS433, i cui getti ben osservati hanno una velocità di 0,23c, sebbene altri microquasar sembrano possedere getti a velocità maggiori (ma misurati con meno accuratezza). Talvolta i getti più deboli e meno relativistici possono essere associati a molti sistemi binari; il meccanismo di accelerazione per questi getti può essere simile al processo di riconnessione magnetica osservato nella magnetosfera terrestre e nel vento solare.
Si crede che la formazione dei getti relativistici sia il modo per spiegare la produzione di gamma ray burst; questi getti hanno fattori di Lorentz di circa 100, facendone uno degli oggetti celesti più veloci oggi conosciuti.