Ghost in the Shell (film 1995)

Ghost in the Shell
Il maggiore Motoko Kusanagi in una scena del film
Titolo originale攻殻機動隊
Kōkaku kidōtai
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone, Regno Unito
Anno1995
Durata79 min
Rapporto1,78:1
Genereanimazione, poliziesco, fantascienza
RegiaMamoru Oshii
SoggettoGhost in the Shell di Masamune Shirow
SceneggiaturaKazunori Itō
ProduttoreYoshimasa Mizuo, Ken Matsumoto, Ken Iyadomi, Mitsuhisa Ishikawa
Casa di produzioneProduction I.G, Kōdansha, Bandai, Manga Entertainment
FotografiaHisao Shirai
MontaggioShūichi Kakesu, Shigeyuki Yamamori
MusicheKenji Kawai
Character designHiroyuki Okiura, Shōji Kawamori[1]
AnimatoriProduction I.G
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Edizione originale (1995):

Ridoppiaggio (2012):

Logo ufficiale del film

Ghost in the Shell (攻殻機動隊?, Kōkaku kidōtai, lett. "Lo spirito nel guscio - Squadra antisommossa") è un film d'animazione del 1995 diretto da Mamoru Oshii.[2]

Il soggetto è basato sul manga omonimo di Masamune Shirow,[3] adattato da Kazunori Itō, già collaboratore di Oshii. Tra le voci originali figurano quelle di Atsuko Tanaka, Akio Ōtsuka e Iemasa Kayumi. È una co-produzione internazionale tra Giappone e Regno Unito[4][5], prodotta esecutivamente da Kōdansha, Bandai, Manga Entertainment e animata dalla Production I.G.

Il film è ambientato nel 2029 a Tokyo, dove il cyborg e agente di sicurezza Motoko Kusanagi è alla caccia del misterioso hacker chiamato "Burattinaio". La narrazione comprende tematiche filosofiche che si focalizzano sull'identità dell'Io in un mondo tecnologicamente avanzato. La colonna sonora è stata composta da Kenji Kawai e include del canto in giapponese classico; le immagini della pellicola sono state create utilizzando un misto tra rodovetro e CGI.

Ghost in the Shell ha ricevuto recensioni positive da parte della critica specializzata, che ne hanno elogiato la trama, gli effetti speciali e le musiche. Inizialmente si presentò come un fallimento al botteghino; tuttavia, la distribuzione in home video ha consentito la formazione di una notevole fan base. Ad oggi, è considerato tra i migliori film d'animazione giapponese e fantascientifici di tutti i tempi.[6][7][8] Ha ispirato registi come le sorelle Lana e Lilly Wachowski, creatrici della saga di Matrix, e James Cameron, che lo ha descritto come «il primo film d'animazione realmente adulto a raggiungere un livello di eccellenza letteraria e visiva».[9]

Distribuito in Giappone da Shochiku, il film ha avuto un seguito nel 2004 intitolato Ghost in the Shell 2 - Innocence (イノセンス?, Inosensu), etichettato come lavoro separato e sequel non-canonico. Nel 2008 la pellicola originale è stata sottoposta ad un profondo restyling, con largo uso della computer grafica, e ripubblicata con il titolo Ghost in the Shell 2.0.[10]

  1. ^ Mecha design
  2. ^ Berra, p. 68.
  3. ^ Berra, p. 69.
  4. ^ (EN) Kokaku kidotai (1995), su www2.bfi.org.uk, British Film Institute. URL consultato il 12 aprile 2023.
  5. ^ (EN) Justin Sevakis, What Ever Happened To Manga Entertainment?, su Anime News Network, 14 settembre 2015. URL consultato il 12 aprile 2023.
  6. ^ (EN) The Best Animated Movies of All Time, su Complex, 20 settembre 2022. URL consultato il 12 aprile 2023.
  7. ^ (EN) Richard James Havis, Why Ghost in the Shell is the greatest and most philosophical anime ever made, su scmp.com, South China Morning Post, 6 dicembre 2019. URL consultato il 12 aprile 2023.
  8. ^ (EN) Izak Bulten, 10 Best Anime Movies (That You Can Stream For Free Online), su Screen Rant, 7 giugno 2021. URL consultato il 12 aprile 2023.
  9. ^ (EN) Denzell Jobson, 10 Important Anime Films That Had Worldwide Success, su Screen Rant, 3 maggio 2021. URL consultato il 12 aprile 2023.
  10. ^ Ghost in the Shell 2.0, su fantascienza.com. URL consultato il 12 settembre 2009.

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