Giallo classico

«I racconti polizieschi razionalistici possono essere rappresentati come edifici a tre piani. La ragione, al primo piano, pone un problema o enigma; al secondo piano, propende a trasformare l'enigma incomprensibile in enigma incredibile e di conseguenza, in Mistero; poiché l'enigma appare senza soluzione, al terzo piano, dissolve il mistero e risolve il problema»

Il giallo classico, definito anche giallo deduttivo, giallo ad enigma o più raramente whodunit, contrazione dell'inglese Who has done it? (Chi l'ha fatto?), rappresenta il tipo più tradizionale del giallo: un investigatore scopre l'autore di un delitto in base a indizi più o meno nascosti e fuorvianti, generalmente all'interno di una ristretta cerchia di personaggi. Un classico di questo sottogenere è il cosiddetto enigma della camera chiusa, cioè un giallo in cui la vittima viene trovata uccisa in un contesto "impossibile", ad esempio all'interno di un ambiente apparentemente sigillato dall'interno.

Il giallo classico prevede che per il lettore sia possibile arrivare alle medesime conclusioni logiche dell'investigatore e quindi individuare il colpevole, analizzando gli stessi indizi sui quali l'investigatore costruisce le proprie deduzioni, ossia questo genere di giallo si presenta come una "sfida al lettore" che, per essere equa, deve rispettare il famoso decalogo di Ronald Knox (1929).

  1. ^ citazione tratta dall'introduzione di Lia Volpatti al volume della collana I Grandi del Mistero dedicato a Gaston Leroux, Arnoldo Mondadori Editore, 1986

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