Gino Grimaldi

Gino Grimaldi (Isola della Scala, 8 febbraio 1889Cogoleto, 28 luglio 1941) è stato un pittore italiano del Novecento.

Conosciuto come il pittore del manicomio di Cogoleto, svolse la parte più importante della sua attività artistica nell'ex-ospedale psichiatrico di località Pratozanino, nel quale fu internato dal 1933 fino alla morte per cardiopatia[1]. È da alcuni[2] considerato come uno dei primi e più compiuti esempi di arteterapia, mentre altri esperti hanno considerato l'espressione artistica di Grimaldi come preesistente a qualsivoglia progetto di tipo terapeutico.

La sua opera è connotata da un'iconografia dell'omosessualità che miscela simbologia cristiana e immaginario erotico forse ispirato dalla visione di bagnanti adolescenti osservati sulla spiaggia di Cogoleto. La riscoperta dell'artista si deve alla critica d'arte Giovanna Rotondi Terminiello, l'allora Sovrintendente dei Beni Artistici a Genova, che, oltre ad essere stata l'autrice di uno scritto su di lui[3], nel 2007 ha curato l'esposizione delle opere di Grimaldi nell'Oratorio di San Lorenzo di Cogoleto.

  1. ^ Gino Grimaldi, il linguaggio segreto di una pittura diversa, su news.ladysilvia.it. URL consultato il 9 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  2. ^ Manicomio di Cogoleto, su giacomodoni.com. URL consultato il 14 maggio 2015.
  3. ^ Figure dell'Anima. Arte irregolare in Europa, catalogo della mostra a cura di B. Tosatti, Genova, 3 marzo-14 aprile 1998.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy