Gioacchino Solinas | |
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Nascita | Bonorva, 1º settembre 1892 |
Morte | Sassari, 22 aprile 1987 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() ![]() |
Forza armata | Regio Esercito Esercito Nazionale Repubblicano |
Arma | Fanteria |
Corpo | Bersaglieri |
Anni di servizio | 1912 - 1945 |
Grado | Generale di divisione |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Grecia Campagna di Russia |
Comandante di | XVI Brigata coloniale 44ª Divisione fanteria "Cremona" 21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna" 205º Comando Militare Regionale di Milano |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena |
Pubblicazioni | vedi qui |
dati tratti da I Granatieri nella difesa di Roma[1] | |
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Gioacchino Solinas (Bonorva, 1º settembre 1892 – Sassari, 22 aprile 1987) è stato un generale italiano, combattente della prima guerra mondiale e delle campagne coloniali, decorato di tre medaglie d'argento, una di bronzo, di una croce di guerra al valor militare, di due croci al merito di guerra e della croce di commandatore dell'Ordine della Corona d'Italia. Comandante della 21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna" durante le fasi dell'armistizio dell'8 settembre 1943, fu uno dei protagonisti del tentativo di difendere Roma (8-10 settembre 1943) dall'occupazione tedesca. In seguito aderì alla Repubblica Sociale Italiana su invito del Maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani, venendo nominato comandante militare della Lombardia, ma fu epurato dall'Esercito Nazionale Repubblicano nel corso del 1944 su esplicita indicazione di Benito Mussolini. Al termine della guerra fu arrestato dai partigiani, e condannato per collaborazionismo dalla Corte d'assise straordinaria di Milano a 20 anni di carcere per aver aderito alla RSI, ma la Corte di Cassazione di Roma lo prosciolse da ogni accusa nel 1946. Ritiratosi a vita privata, nel 1967 diede alle stampe il libro di memorie autobiografico I Granatieri nella difesa di Roma.