Gioco di parole

Violento slogan politico consistente in un gioco di parole del genere del bisticcio

L'espressione gioco di parole (o gioco linguistico)[1] descrive fenomeni molto eterogenei (calembour, limerick, lipogrammi, paronimie),[2] accomunati solo dall'impiego di regole non convenzionali, spesso estemporanee ma a volte anche codificate (enigmistica, ludolinguistica), che sostituiscono o affiancano quelle del sistema linguistico di riferimento.[3]

In un'accezione più stretta e comune, «gioco di parole» designa la figura retorica del bisticcio o il doppio senso (calembour)[4] calati nella cosiddetta freddura:[5][6] questa definizione individua il meccanismo alla base del fenomeno (somiglianza/identità fonetica e differenza semantica) e lo riconduce all'ambito dell'umorismo.[3]

  1. ^ Bartezzaghi 2017.
  2. ^ Quaderni del CeSLiC, p. XIII.
  3. ^ a b Bartezzaghi 2010.
  4. ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, calembour, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
  5. ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, bisticcio, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
  6. ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, freddura, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.

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