Giorni felici | |
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Opera teatrale in 2 atti | |
Autore | Samuel Beckett |
Titolo originale | Happy Days |
Lingua originale | |
Genere | Teatro dell'assurdo |
Composto nel | 1961 |
Prima assoluta | 17 settembre 1961 Cherry Lane Theatre, New York |
Personaggi | |
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Giorni felici (Happy Days) è un dramma in due atti di Samuel Beckett del 1961, pubblicato in inglese nel 1962 e tradotto dall'autore in francese nel 1963 (con il titolo Oh les beaux jours).
A lungo stroncato dalla critica[1], Giorni felici è stato solo successivamente riconosciuto come uno dei momenti più alti del teatro beckettiano e una forte evoluzione rispetto alle sue prove precedenti. Invece di distruggere le forme teatrali classiche, Beckett prende il comune "dramma di conversazione" per svuotarlo da tutte le sue componenti significative, fino a renderlo un pallido specchio della misera condizione umana.
Se in Aspettando Godot il dialogo non aveva più funzione significante, in Giorni felici Beckett porta la situazione al parossismo, costringendo i protagonisti all'inazione quasi totale in una lenta scarnificazione dei mezzi espressivi propri del teatro.