Giudicato di Torres Judicadu de Torres | |
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Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Sardo, Latino |
Lingue parlate | sardo logudorese |
Capitale | Torres, poi Ardara |
Politica | |
Forma di Stato | Giudicale |
Forma di governo | Monarchia elettiva, poi ereditaria anche in linea femminile (portatrice di titolo) (giudicato) |
Capo di Stato | Giudici di Torres |
Organi deliberativi | Corona de Logu |
Nascita | tra il IX e l'XI secolo d.C. con Costantino I |
Causa | dissoluzione del potere dell'impero bizantino nella zona |
Fine | 1259 con Adelasia di Torres |
Causa | Morte senza eredi di Adelasia di Torres |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Sardegna nord-occidentale. Diciannove curatorie: (Flumenargia, Nurra, Romangia, Coros, Montes, Anglona, Nulauro, Ulumetu, Figulina, Nughedu, Montacuto, Nugor, Nurcara, Caputabbas, Meilogu, Planargia, Costavalles, Marghine, Montiferru) |
Massima estensione | 6500 km²[1] nel XII secolo |
Popolazione | 100.000 circa nel XII secolo |
Economia | |
Valuta | Aragonese, in uso pure quella genovese |
Risorse | Agricoltura, allevamento |
Commerci con | Paesi mediterranei, soprattutto Pisa e Genova |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolicesimo |
Classi sociali | Nobili, clero, artigiani, contadini, pastori |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero Bizantino |
Succeduto da | Libero comune di Sassari Famiglia Doria |
Il Giudicato di Torres (in sardo Judicadu de Turres) o del Logudoro (in sardo Logu de Ore o Logudore), era uno Stato sovrano ed indipendente che nel Medioevo si estendeva nella parte nord-occidentale della Sardegna che comprendeva le odierne subregioni del Sassarese, della Nurra, della Romangia, dell'Anglona, del Marghine, della Planargia, del Montiferru, del Goceano e parte della Barbagia, oggi comprese nelle attuali province di Sassari, Nuoro e Oristano.
Confinava ad est con il giudicato di Gallura e a sud con il giudicato di Arborea e il giudicato di Cagliari. Lo stemma del regno era caratterizzato da una torre merlata.
Aveva una secolare tradizione di tipo carolingio sia riguardo alla cancelleria giudicale che nei costumi ed usi diplomatici. A capo del regno (logu) vi erano il monarca, denominato giudice o judike o re ed un consiglio di maggiorenti (Corona de Logu). Era ammessa la successione in linea femminile (erede portatrice di titolo).
Il capoluogo inizialmente era a Torres, successivamente venne spostato ad Ardara (sede del palazzo giudicale e della chiesa palatina di Santa Maria del Regno, in cui i giudici venivano intronizzati e sepolti), infine a Sassari, dove risiedette Enzo di Svevia.