Giulio Cesare Croce

Giulio Cesare Croce

Giulio Cesare Croce (San Giovanni in Persiceto, 1550[1]Bologna, 17 gennaio 1609[2]) è stato uno scrittore, cantastorie, commediografo ed enigmista italiano.

Figlio di fabbri e fabbro a sua volta, morto il padre, lo zio continuò a cercare di dargli una cultura. Non ebbe mai mecenati particolari, e lasciò gradualmente la professione di famiglia per fare il cantastorie. Acquisì fama raccontando le sue storie per corti, fiere, mercati e case patrizie. Si accompagnava con un violino. L'enorme sua produzione letteraria deriva da una autoproduzione delle stampe dei suoi spettacoli.

Ebbe due mogli e 14 figli e morì in povertà.

  1. ^ Nella sua autobiografia scrive di essere nato: "Del mille e cinquecento col cinquanta, al mond’io venni in dì di Carnevale," Croce, p.6
  2. ^ La data del 17 gennaio è attestata dal Libro dei morti della Chiesa dei Santi Naborre e Felice, conservato all'Archivio generale arcivescovile di Bologna e riportato in Piero Camporesi, Il palazzo e il cantimbanco, Milano, Garzanti, 1994, p. 9.

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