Il termine giustizierato designava in epoca normanna, sveva e angioina ogni distretto amministrativo in cui era suddiviso il Regno di Sicilia, retto da un funzionario di nomina imperiale o reale, il giustiziere, che rappresentava l'autorità sovrana a livello locale.
A differenza delle moderne province, i giustizierati non avevano un vero e proprio capoluogo; i giustizieri erano infatti tenuti a recarsi di volta in volta nei vari centri abitati (demaniali o infeudati che fossero) per dirimere le controversie e assicurare la giustizia[1].