Guerra Iran-Iraq

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Guerra Iran-Iraq
Da sinistra a destra e dall'alto in basso: soldato iraniano in una trincea che indossa una maschera antigas per proteggersi dagli attacchi chimici iracheni; una piattaforma petrolifera iraniana viene incendiata dopo essere stata bombardata da quattro cacciatorpediniere della marina americana durante l'operazione Nimble Archer; soldati iraniani durante la guerra; il presidente iracheno Saddam Hussein stringe la mano a Donald Rumsfeld, l'allora inviato speciale del presidente Ronald Reagan a Baghdad il 20 dicembre 1983.
Data22 settembre 1980 – 20 agosto 1988
(7 anni e 333 giorni)
LuogoGolfo Persico, confine irano-iracheno
Casus belliAttacco a sorpresa da parte dell'Iraq
EsitoCessate il fuoco proposto dall'ONU
Modifiche territorialinessuna
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
305 000 soldati
500 000 miliziani Pasdaran e Basiji
1 000 carri armati
1 000 mezzi corazzati
3 000 pezzi d'artiglieria
450 velivoli
750 elicotteri
190 000 soldati
4 500 carri armati
4 000 mezzi corazzati
7 330 pezzi d'artiglieria
500+ velivoli
100+ elicotteri
Perdite
450 000/957 000 (stime)450 000/650 000 (stime)
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La guerra Iran-Iraq, conosciuta anche come la guerra imposta (in persiano جنگ تحمیلی‎, Jang-e-tahmīlī) in Iran e come la Qādisiyya di Ṣaddām (قادسيّة صدّام, Qādisiyyat Ṣaddām)[7] in Iraq, fu una guerra combattuta tra i due Paesi dal settembre 1980 all'agosto 1988. Ai tempi del conflitto era chiamata dagli storiografi Guerra del Golfo (Persico), notazione sopravvissuta fino all'invasione irachena del Kuwait (2 agosto 1990).

Il casus belli fu l'invasione irachena dell'Iran, avvenuta il 22 settembre 1980 dopo una lunga storia di dispute sul confine, attriti tra i regimi in causa (dittatoriale-laico quello iracheno, teocratico-dittatoriale quello iraniano, che si trasformò in repubblica islamica illiberale, ma multipartitica alla fine della guerra). L'Iran sostenne di esser stato vittima dell'attacco iracheno: infatti gli iracheni attaccarono per primi e di sorpresa, senza una formale dichiarazione di guerra.

All'inizio del settembre 1980, il dittatore iracheno Saddam Hussein sconfessò il trattato che regolava la disputa confinaria siglato nel 1975, dal suo predecessore Aḥmad ʿAlī Ḥasan al-Bakr con lo scià Moḥammad Reża Pahlavī, allora regnante in Iran. Curiosamente, entrambi i contendenti non erano soddisfatti degli accordi confinari siglati dai rispettivi predecessori: l'Iraq si rifaceva al vecchio confine ottomano in vigore fino al 1920, e l'Iran avrebbe desiderato annettersi tutto l'Iraq meridionale, a predominanza sciita, la stessa confessione religiosa maggioritaria all'interno della Repubblica Islamica.[8] Con lo scoppio della guerra, l'Iraq ristabilì le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti nel 1983, relazioni interrotte nel 1967 a seguito della Guerra dei Sei Giorni con Israele. L'Unione Sovietica, invece, aiutò direttamente con forniture militari l'Iraq e indirettamente l'Iran tramite la Siria. Dopo i primi, brucianti successi da parte dell'esercito iracheno, la guerra si trasformò in un'estenuante guerra di posizione e in un reciproco bagno di sangue.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite richiamò all'ordine più volte entrambi i governi, ma il cessate il fuoco non fu decretato prima del 20 agosto 1988, e lo scambio dei prigionieri di guerra non fu possibile fino al 2003. Il conflitto sconvolse irrimediabilmente gli equilibri della regione, e i suoi effetti si fecero sentire pesantemente nell'immediato dopoguerra: due anni dopo l'armistizio, infatti, l'Iraq invase il Kuwait nel tentativo di ottenere un riscatto economico e politico dallo stallo che ne era derivato.

  1. ^ Iran and Syria Archiviato il 14 ottobre 2015 in Internet Archive.
  2. ^ Metz, Helen Chapin, ed. (1988), "Arms from France", Iraq: a Country Study, Library of Congress
  3. ^ Fanning the Flames: Guns, Greed & Geopolitics in the Gulf War.
  4. ^ Metz, Helen Chapin, ed. (1988), "The Soviet Union", Iraq: a Country Study, Library of Congress Country Studies
  5. ^ Metz, Helen Chapin, ed. (1988), "Arms from The Soviet Union", Iraq: a Country Study, Library of Congress
  6. ^ Alex Vatanka, The Odd Couple, in The Majalla, Saudi Research and Publishing Company, 22 marzo 2012. URL consultato il 7 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  7. ^ Il riferimento è alla vittoria degli Arabi musulmani sui Persiani sasanidi nel 636 d.C. (anno 15 dell'Egira).
  8. ^ Si vedano le varie annate della rivista scientifica Oriente Moderno e la sua puntuale cronologia degli avvenimenti dell'Iraq e dell'Iran.

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