Guerra arabo-israeliana del 1948

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Guerra arabo-israeliana del 1948 parte del conflitto arabo-israeliano
Combattenti arabi davanti a un camion blindato in fiamme vicino alla città di Gerusalemme
Data	15 maggio 1948[1]-20 luglio 1949
Luogo	Medio Oriente
Casus belli	Istituzione dello Stato d'Israele
Esito	Vittoria israeliana Armistizio di Rodi
Schieramenti
Yishuv (1947-1948)  Israele (dal 1948) Supremo Comitato Arabo (1947-1948) Lega araba (dal 1948)  Arabia Saudita  Egitto  Iraq  Libano  Siria Transgiordania Yemen Esercito Arabo di Liberazione Esercito del Sacro Jihad
Comandanti
David Ben Gurion Yigael Yadin Yaakov Dori Fawzi al-Qawuqji 'Abd al-Rahman 'Azzam Ahmed Ali al-Mwawi Muḥammad Naǧīb Glubb Pascià Abd al-Qadir al-Husayni † Hasan Salama †
Effettivi
29.677 (saliti a 115.000 nel marzo 1949) 10.000 saliti a 20.000 5.000 saliti a 15-18.000 2.500-5.000 6.000-12.000 1.000 saliti a 2.000[2] 800-1.200 Sconosciuti 3.500-6.000
Perdite
6.373 (4.000 soldati e circa 2.400 civili) Sconosciute (tra le 5.000 e le 15.000)
Voci di guerre presenti su Wikipedia
Manuale

La guerra arabo-israeliana del 1948 (per gli israeliani מלחמת העצמאות, «Guerra d'indipendenza», per gli arabi al-Nakba, in arabo النكبة‎^?, ossia «la catastrofe») è il conflitto scoppiato il 15 maggio 1948 al ritiro delle truppe britanniche dalla Palestina e alla contestuale proclamazione dello Stato di Israele, quando truppe provenienti da Egitto, Transgiordania, Siria, Libano e Iraq, unitamente a corpi di spedizione minori provenienti da altri Paesi arabi, penetrarono nella Palestina cisgiordana.

Questa guerra fu la naturale prosecuzione della guerra civile del 1947-1948 nella Palestina mandataria, con la novità della costituzione ufficiale dello Stato di Israele e l'intervento diretto dei confinanti Paesi arabi.

Gli scontri terminarono nei primi mesi del 1949 e al cessate il fuoco seguirono accordi armistiziali separati.