Guerra civile di El Salvador

Guerra civile di El Salvador
parte della crisi centroamericana e della guerra fredda
In senso orario: trasporto di una vittima civile del conflitto; protesta contro la guerra a Chicago; il presidente salvadoregno José Napoleón Duarte e il presidente statunitense Ronald Reagan; memoriale del massacro di El Mozote; guerriglieri dell'ERP a Perquín
Data15 ottobre 1979 - 16 gennaio 1992
LuogoEl Salvador
CausaRovesciamento del governo del Presidente Carlos Humberto Romero ad opera di una giunta militare
EsitoAccordi di pace di Chapultepec
  • Ristrutturazione delle Forze Armate di El Salvador
  • Dissoluzione di Guardia Nacional, Policía Nacional e Policía de Hacienda, sostituite dalla Policía Nacional Civil
  • Cessazione della guerriglia da parte del FMLN e sua trasformazione in partito politico
Schieramenti
El Salvador (bandiera) Governo di El Salvador

Con il supporto di:

FMLN (CRM)
  • FDR
  • FPL
  • RN (FAPU)
  • PRTC (MPL)
  • PCS
  • Con il supporto di:

    Comandanti
    Effettivi
    FFAA
    9.850 (1980)[1]
    39.000[1]-51.150[2](1985)
    63.000[3]-70.000[4](1992)
    FMLN
    12.000-15.000 (1984)[1]
    6.000-15.000 (1985)[5]
    (probabilmente 10.000)[2]
    8.000-10.000 (1992)[6]
    Perdite
    7.000 morti20.000 morti[7]
    Circa 75.000 vittime totali (in maggioranza civili), 550.000 sfollati e 500.000 rifugiati in altri paesi.[4]
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    La guerra civile di El Salvador è stato un conflitto armato combattuto tra l'esercito salvadoregno e le forze ribelli del Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN). Trattandosi di una guerra civile non vi è mai stato un inizio formale del conflitto, ma si è soliti ritenere che esso si sia svolto tra il 15 ottobre 1979, giorno in cui si verificò il colpo di Stato militare seguito da una violenta repressione nei confronti delle proteste anti-golpe, e il 16 gennaio 1992, quando vennero firmati gli Accordi di pace di Chapultepec[8] che permisero la smobilitazione delle forze ribelli e la loro integrazione nella vita politica del paese; il paese visse, in ogni caso, un periodo di acuta crisi politica e sociale sin dagli anni '70.

    Il numero di vittime di questa guerra civile è stato stimato in circa 75.000 morti e circa 8.000 dispersi[9]. Le violazioni dei più basilari diritti umani (in particolare rapimenti, tortura e omicidi di sospetti simpatizzanti del FMLN) da parte delle forze governative furono diffusi e profondi.

    Il governo militare del Salvador venne considerato un alleato degli Stati Uniti d'America nel contesto della guerra fredda. Le amministrazioni Carter e Reagan fornirono in aiuti economici dagli 1 ai 2 milioni di dollari al giorno al governo militare salvadoregno. Gli Stati Uniti d'America fornirono, inoltre, equipaggiamento militare e addestratori alle forze armate salvadoregne. Venne riportato che dal 1983 ufficiali americani lavorarono con l'Alto Comando Salvadoregno e presero importanti decisioni tattiche e strategiche.[10]

    Le operazioni di contro-guerriglia messe in atto dal governo colpirono spesso i civili, secondo i rapporti della Commissione per la verità istituita dall'ONU, gli squadroni della morte filo-governativi e l'esercito salvadoregno sarebbero stati responsabili dell'85% degli atti di violenza durante la guerra civile e la guerriglia FMLN del 5%.[11]. La ricerca delle responsabilità per questi atti di violenza è stata impedita da un'amnistia approvata con legge nel 1993. Nel 2016 la Corte Suprema del Salvador ha stabilito che questa legge è anticostituzionale e il governo dovrebbe processare i sospetti dei crimini commessi durante la guerra civile.

    In precedenza, El Salvador era già stato teatro di una guerra civile, tra il 1826 e il 1829, quando faceva parte della Repubblica Federale del Centro America.[12]

    1. ^ a b c Michael W. Doyle, Ian Johnstone & Robert Cameron Orr (1997). Keeping the Peace: Multidimensional UN Operations in Cambodia and El Salvador. Cambridge: Cambridge University Press, pp. 222. ISBN 978-0-521-58837-9.
    2. ^ a b María Eugenia Gallardo & José Roberto López (1986). Centroamérica. San José: IICA-FLACSO, pp. 249. ISBN 978-92-9039-110-4.
    3. ^ Dirección de Asuntos del Hemisferio Occidental Información general-- El Salvador, su spanish.state.gov. URL consultato il 2 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2014).
    4. ^ a b Andrews Bounds (2001). «El Salvador: History.» South America, Central America and The Caribbean 2002. 10a. edición. Londres: Routledge pp. 384. ISBN 978-1-85743-121-6.
    5. ^ Charles Hobday (1986). Communist and Marxist parties of the world. Nueva York: Longman, pp. 323. ISBN 978-0-582-90264-0.
    6. ^ «El Salvador 30 años del FMLN». El Economista. 13 de octubre de 2010.
    7. ^ Irvine, Reed and Joseph C. Goulden. "U.S. left's 'big lie' about El Salvador deaths." Human Events (9/15/90): 787.
    8. ^ (ES) Cronología de la violencia, Reporte de la Comisión de la Verdad para El Salvador, su virtual.ues.edu.sv, Biblioteca Virtual - Universidad de El Salvador - Comisión de la Verdad (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2007).
    9. ^ «70,000 muertos»: BBC Mundo. «Radiografía de El Salvador»
    10. ^ []
    11. ^ (EN) Truth Commission: El Salvador, su United States Institute of Peace. URL consultato il 19 agosto 2020.
    12. ^ Historia General de Centroamérica, Tomo III, pagg. 103-118

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