Guerra dei Cent'anni croata parte delle guerre croato-ottomane, delle guerre ottomano-ungheresi, delle guerre ottomano-asburgiche e delle guerre ottomane in Europa | |||
---|---|---|---|
La carica di Nikola Šubić Zrinski dalla fortezza di Szigetvár nel corso dell'assedio di Szigetvár | |||
Data | 1493 - 1593 | ||
Luogo | Croazia | ||
Esito | Vittoria della coalizione cristiana L'Impero ottomano conquista e sottomette vaste aree del regno di Croazia, ma l'avanzata turca viene fermata nel 1592. Il resto del regno rimane nelle mani degli Asburgo. | ||
Schieramenti | |||
| |||
Comandanti | |||
| |||
Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
La guerra dei Cent'anni croata (in croato: Stogodišnji hrvatsko-turski rat,[1][2] Stogodišnji rat protiv Turaka,[3][4] Stogodišnji rat s Osmanlijama[5]) è il nome complessivo dato ad una serie di conflitti, perlopiù brevi, (sono chiamati infatti anche "piccola guerra", in croato Mali rat[2]) tra l'Impero ottomano ed il Regno di Croazia (governato dalla dinastia degli Jagelloni e da quella dei Zápolya), e poi tra il Regno asburgico di Croazia.
Papa Leone X definì la Croazia l' Antemurale Christianitatis ("baluardo della cristianità") nel 1519,[6] dando ai soldati croati significativi contributi per sostenere la loro lotta contro i turchi. L'avanzamento dell'Impero ottomano in Europa venne bloccato nel 1593 proprio sul suolo croato (battaglia di Sisak). Ad ogni modo il califfato ottomano occupò parti della Croazia dal XVI alla fine del XVII secolo.