Guerra del Kippur

Guerra del Kippur
parte del Conflitto arabo-israeliano
Dall'alto a sinistra, in senso orario: carri israeliani attraversano il canale di Suez; un caccia israeliano sorvola le alture del Golan; un soldato israeliano nella penisola del Sinai; truppe israeliane evacuano dei feriti; truppe egiziane issano la propria bandiera sulle posizioni israeliane conquistate nel Sinai; soldati egiziani con un ritratto di Anwar al-Sadat
Data6–25 ottobre 1973
LuogoSponde del canale di Suez, Sinai, Golan e le regioni mediterranee del Vicino Oriente
Casus belliOccupazione israeliana del Sinai durante la guerra dei sei giorni
Esito
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
375 000[5]–415 000 uomini
1.700 carri[6]
3 000 veicoli trasporto truppe
945 pezzi d'artiglieria[7]
440 aerei[8]
Egitto (bandiera) 650 000[5]–800 000[9] uomini
1.700 carri
2.400 veicoli trasporto truppe
1.120 pezzi d'artiglieria[7]
400 aerei e 140 elicotteri
104 navi della marina
150 batterie d'artiglieria (62 in prima linea)[10]

Siria (bandiera) 150 000[5] uomini
1.200 carri
800–900 veicoli trasporto truppe
600 pezzi d'artiglieria[7]

Forze di Spedizione: 100 000 uomini[5]
500-670 carri[11][12] 700 veicoli trasporto truppe[11]
Perdite
2500-2800 morti[13]
7500[14]–8500[13] feriti
Più di 400 carri armati distrutti

Lesione e cattura di un certo numero di altri carri armati

102-387 aerei da guerra distrutti

25 elicotteri distrutti
8 000[13]–18500 morti totali
18000[13]–35000[14] feriti

Egitto (bandiera) 341 carri armati distrutti
120 aerei da guerra distrutti
15 elicotteri distrutti

Siria (bandiera) 500 carri armati distrutti
117 aerei da guerra distrutti
13 elicotteri distrutti
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La guerra del Kippur (o guerra dello Yom Kippur, nota altresì come guerra del Ramadan, guerra d'ottobre o quarta guerra arabo-israeliana) fu un conflitto armato combattuto dal 6 al 25 ottobre 1973 tra una coalizione di eserciti arabi, composta principalmente da Egitto e Siria alleatisi per combattere contro Israele.

Il conflitto ebbe inizio con l'attacco improvviso da parte degli eserciti dell'Egitto e della Siria cogliendo di sorpresa la dirigenza politico-militare israeliana nel pieno della giornata festiva ebraica dello Yom Kippur (il Giorno dell'espiazione), mettendo in forte difficoltà le Forze di difesa israeliane. Le truppe egiziane, ben equipaggiate con missili sovietici anticarro e antiaereo, attraversarono con successo il canale di Suez e respinsero con pesanti perdite i primi affrettati contrattacchi israeliani, mentre contemporaneamente le forze corazzate siriane penetravano nel Golan.

Gli israeliani si trovarono in grande difficoltà e si temette un crollo soprattutto nel Golan; nella seconda parte della guerra, tuttavia, le unità corazzate israeliane riuscirono a passare alla controffensiva, respinsero i siriani e penetrarono in Egitto, riattraversando a sorpresa il canale. L'intervento delle due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, riuscì a evitare un'escalation del conflitto e, dopo alcune fasi drammatiche che fecero temere un conflitto globale, impose un cessate il fuoco alle parti in lotta.

La guerra terminò quindi senza esiti risolutivi dal punto di vista militare, ma segnò un importante successo politico e propagandistico per gli arabi, che si dimostrarono per la prima volta in grado di mettere in difficoltà militare Israele, che aveva sconfitto pesantemente i propri avversari nella precedente guerra dei sei giorni del 1967. Nello Stato ebraico l'andamento della guerra e soprattutto la sorpresa iniziale innescarono forti polemiche politiche, che culminarono con le dimissioni del primo ministro Golda Meir, del ministro della difesa Moshe Dayan e del capo di stato maggiore David Elazar.

La guerra, inoltre, ebbe pesanti conseguenze nell'economia e nella politica di molti Paesi per la decisione dei paesi arabi associati all'OPEC (l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) di sostenere l'azione di Egitto e Siria tramite robusti aumenti del prezzo del barile ed un embargo nei confronti dei paesi maggiormente filoisraeliani, atto che diede il via alla crisi petrolifera che provocò, a partire dalla fine del 1973 e per tutti gli anni settanta almeno, notevoli ripercussioni economiche e sociali in quasi tutto il mondo.

  1. ^ AA.VV., Enciclopedia Treccani, Israele, Storia, paragrafo III.
  2. ^ a b Israelyan, Victor (2010-11-01). Inside the Kremlin During the Yom Kippur War. Penn State Press. p. 101. ISBN 0271041188.
  3. ^ Perez, Cuba, Between Reform and Revolution, pp. 377–379. Gott, Cuba, A New History, p. 280.
  4. ^ Opinion, su defencejournal.com. URL consultato il 19 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
  5. ^ a b c d Rabinovich, p. 54.
  6. ^ Insight Team, London, Sunday Times, pp. 372–3.
  7. ^ a b c Il numero rappresenta i pezzi superiori ai 100 mm
  8. ^ (RU) Yom Kippur War Archiviato il 28 febbraio 2007 in Internet Archive. at sem40.ru
  9. ^ Herzog 1975, p. 239.
  10. ^ Haber & Schiff, pp. 30-31
  11. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Rabinovich, 314
  12. ^ Mordechai Bar-On, A Never Ending Conflict, Greenwood Publishing, 2004, p. 170.
  13. ^ a b c d Garwych, p. 243
  14. ^ a b Rabinovich, p. 497.

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