Guerra sino-indiana | |
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Soldati indiani di pattuglia durante la guerra di confine sino-indiana | |
Data | 10 ottobre - 21 novembre 1962 |
Luogo | Aksai Chin e Arunachal Pradesh (sud del Tibet) |
Esito | Vittoria cinese |
Modifiche territoriali | La Cina conquista l'area denominata Aksai Chin e mantiene il controllo del Tibet |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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La guerra sino-indiana (in cinese: 中印邊境戰爭T, 中印边境战争S, Zhōng-Yìn Biānjìng ZhànzhēngP, in hindi: भारत-चीन युद्ध Bhārat-Chīn Yuddha, guerra di confine sino-indiana) fu un breve ma intenso conflitto che vide contrapposta la Cina e l'India nell'ottobre del 1962 per il controllo della parte nordoccidentale del territorio indiano del Kashmir, l'Aksai Chin, e nordorientale NEFA ("North East Frontier Agency"), rispettivamente delimitati dalla Linea Johnson e dalla Linea McMahon, entrambe contestate da parte cinese.
L'India, nonostante il sostegno logistico statunitense, risultò sconfitta sul campo e si vide privata di un'ampia porzione - tuttora rivendicata - di territorio himalaiano (l'area conosciuta col nome di Soda Plains) dell'ex reame del Kashmir (oggi resta territorio indiano il Jammu e Kashmir) al confine nordoccidentale, mentre il confine nordorientale nell'Arunachal Pradesh non subì alcuna modifica di posizione.
L'attuale confine, contestato dall'India, corre molto a meridione della catena montuosa del K'un-lun e prende il nome di "Linea di controllo effettivo" (Line of Actual Control).