Guerre della lega delio-attica

Guerre della lega delio-attica
parte delle guerre persiane
Le rovine di Delo, dove fu conservato il tesoro della lega delio-attica fino al 454 a.C.
Data477 a.C.449 a.C.
LuogoGrecia, Tracia, Asia Minore, Cipro ed Egitto
EsitoVittoria della lega delio-attica[1]
Pace di Callia
Modifiche territorialiLa Persia perde il controllo della Tracia, del mar Egeo e della costa orientale dell'Asia Minore
Schieramenti
Lega delio-attica e alleatiPersia e alleati
Comandanti
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Le guerre della lega delio-attica (477-449 a.C.) furono una serie di campagne militari condotte dalla lega delio-attica, guidata da Atene, e i suoi alleati, contro l'impero achemenide: questi conflitti rappresentano una continuazione delle guerre persiane.

L'alleanza tra le poleis greche, incentrata su Sparta e Atene, che aveva vinto la seconda guerra persiana, aveva inizialmente sfruttato questo successo catturando le guarnigioni persiane di Sesto (479) e Bisanzio (478), in Tracia. Dopo la conquista di Bisanzio, gli Spartani scelsero di non continuare la guerra, mentre Atene decise di andare avanti, costituendo attorno a sé una nuova alleanza, conosciuta come "lega delio-attica". Nel corso dei successivi trent'anni, Atene avrebbe progressivamente assunto una posizione più egemonica nella lega, che gradualmente si evolse in una sorta di impero ateniese.

Nel 470 a.C. la lega di Delo fece una campagna in Tracia e nell'Egeo per rimuovere le rimanenti guarnigioni persiane dalla regione, comandata soprattutto dal politico ateniese Cimone. Nella prima parte del decennio successivo, Cimone iniziò una campagna in Asia Minore, cercando di rafforzarvi la posizione greca: nella battaglia dell'Eurimedonte, in Panfilia, gli Ateniesi e la flotta alleata ottennero una doppia vittoria, distruggendo la flotta persiana e poi sbarcando dalle loro navi per attaccare e sbaragliare l'esercito nemico.

Verso la fine del 460 a.C. gli Ateniesi presero la decisione ambiziosa di sostenere una rivolta nella satrapia egiziana dell'impero persiano. Anche se le forze greche avevano ottenuto un successo iniziale, non furono in grado di catturare la guarnigione persiana a Menfi, nonostante un assedio triennale; i Persiani poi contrattaccarono, comandati da Megabizo, e la forza ateniese fu posta sotto assedio per un anno e mezzo, per poi essere distrutta. Questo disastro, insieme con la guerra in corso in Grecia, dissuase gli Ateniesi dal riprendere il conflitto con la Persia.

Nel 451 a.C., quando in Grecia fu concordata una tregua, Cimone fu in grado di guidare una spedizione a Cipro. Tuttavia, mentre assediava Kition, Cimone morì, e la forza ateniese decise di ritirarsi, ottenendo un'altra doppia vittoria nella battaglia di Salamina in Cipro al fine di tornare in patria. Questa campagna segnò la fine delle ostilità tra la lega e la Persia, e alcuni storici antichi sostengono che sia stato concordato un trattato di pace, la pace di Callia, per cementare la fine definitiva delle guerre tra Greci e Persiani.


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