Guerre romano-persiane

Guerre romano-persiane
parte delle campagne militari dell'esercito romano, partico e sasanide
L'impero dei Parti prima, dei Sasanidi poi,
al tempo della Repubblica ed Impero romano.
Data53 a.C. - 628 d.C.
LuogoAsia Minore, Caucaso, Armenia, Mesopotamia, Egitto, Partia e Persia
EsitoStatus quo ante bellum
Modifiche territorialiPassaggio della Siria e della Mesopotamia tra l'uno e l'altro impero
Schieramenti
Comandanti
Repubblica romana

Impero romano

Impero romano d'Oriente

Parti
  • Mitridate II di Partia
  • Tigrane II di Armenia
  • Fraate III di Partia
  • Mitridate III di Partia
  • Orode II di Partia
  • Pacoro I di Partia †
  • Tiridate II
  • Fraate IV di Partia
  • Artavaside II di Armenia
  • Artaxias II di Armenia
  • Tigrane III di Armenia
  • Artavaside III
  • Fraate V di Partia
  • Tigrane IV di Armenia
  • Orode III di Partia
  • Vologase I di Partia
  • Vologase III di Partia
  • Osroe I di Partia
  • Partamaspate di Partia
  • Vologase IV di Partia
  • Vologase V di Partia
  • Vologase VI di Partia
  • Artabano IV di Partia
  • Sasanidi

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    Per guerre romano-persiane si intende quel complesso di ostilità a bassa o alta intensità che oppose l'Impero romano ai Persiani, Parti prima, Sasanidi poi. Per quasi sette secoli dopo la prima battaglia avvenuta tra i due imperi a Carre nel 53 a.C., Roma non perse l'occasione per combattere in una lotta lungo il fiume Eufrate, dalle sue sorgenti fino in Mesopotamia e al deserto palmireno. Alla fine i due antagonisti, indebolitisi reciprocamente, furono entrambi sconfitti (l'Impero bizantino) o totalmente inglobati (Sasanidi) dal nascente impero arabo.[1]

    1. ^ Kennedy, pp. 296-297.

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