Guido Ara

Guido Ara
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1925 - giocatore
1948 - allenatore
Carriera
Giovanili
1903-1906[1]Pro Vercelli
Squadre di club1
1906-1915Pro Vercelli121 (5)
1915-1917Modena8 (0)
1919-1921Pro Vercelli34 (0)
1924-1925Pro Vercelli4 (0)
Nazionale
1911-1920Bandiera dell'Italia Italia13 (1)[2]
Carriera da allenatore
1919-1922Pro Vercelli
1923-1924Parma
1924-1926Pro Vercelli
1927-1929Comense
1929-1932Luino
1932-1934Pro Vercelli
1934-1937Fiorentina
1937-1940Roma
1940-1941Milano[3]
1941-1945Genoa[4]
1946-1947Fiorentina
1947-1948Lecco
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Guido Ara (Vercelli, 28 giugno 1888[5]Firenze, 22 marzo 1975) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

Considerato il più grande mediano italiano prima della Grande guerra[6] e uno dei migliori in assoluto degli albori del calcio in Italia,[1] nella sua carriera militò unicamente nella Pro Vercelli, con cui vinse sette campionati,[1] e fece parte della Nazionale italiana.

Era soprannominato l'elegante Guido per il suo stile di gioco.[7] A Guido Ara è attribuita la paternità del famoso detto «il calcio non è uno sport per signorine»,[6][8] coniato nel 1909[9] e ripreso in tutto il mondo.[10]

  1. ^ a b c I grandi allenatori: Guido Ara, in Il Littoriale, 26 marzo 1935, p. 4. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).
  2. ^ 15 (1) se si conteggiano anche le partite amichevoli non ufficiali.
  3. ^ Insieme al direttore tecnico Antonio Busini.
  4. ^ Sino al 1945 Genova 1893.
  5. ^ Come verificato attraverso verifica del Codice Fiscale
  6. ^ a b Sappino, pp. 40, 41.
  7. ^ Saper giocare, in La Stampa, 8 gennaio 1970, p. 14. URL consultato il 19 giugno 2021.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore sconcerti
  9. ^ Papa, Panico, p. 66.
  10. ^ Un calcio autentico (ma non sfuma nel mito), in StampaSera, 31 maggio 1971, p. 9. URL consultato il 19 giugno 2021.

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