Gulnora Karimova

Gulnara Karimova
Gulnara Karimova nel 2009

Ambasciatrice dell'Uzbekistan
nel Regno di Spagna
Durata mandato2010 - 2011

Rappresentante permanente dell'Uzbekistan presso le Nazioni Unite a Ginevra
Durata mandato2008 –
2017
PredecessoreBakhtiyor Ibragimov

Dati generali
UniversitàUniversità statale di Tashkent
Università di Harvard

Gulnora Islomovna Karimova (in uzbeco Гулнора Исломовна Каримова?, Gulnora Islomovna Karimova; in russo Гульнара Исламовна Каримова?, Gulnara Islamovna Karimova; Fergana, 8 luglio 1972) è una politica, cantante e stilista uzbeka, figlia dell'ex presidente dell'Uzbekistan Islom Karimov dal 1991 sino alla sua morte nel 2016. Ha avuto notevole influenza in Uzbekistan a causa dei suoi rapporti d'affari e dei suoi legami familiari, tanto da essere considerata nel 2008, secondo il quotidiano Izvestiya, un possibile successore di suo padre come presidente del paese. Ma dal 2013, in seguito ad attriti con il padre, ha iniziato a perdere rapidamente influenza[1][2].

Karimova è stata posta agli arresti domiciliari a Tashkent, in Uzbekistan, nel novembre 2014. È stata interrogata dai pubblici ministeri svizzeri nel dicembre 2016 in un'indagine per riciclaggio di denaro.[3] Nel 2017 è stata condannata in Uzbekistan a 10 anni di carcere per frode e riciclaggio di denaro. Nel 2018 la pena è stata commutata in cinque anni di arresti domiciliari. Nel marzo 2019 è stata mandata in prigione per presunta violazione dei termini dei suoi arresti domiciliari.[4]

Karimova era professionalmente impegnata nel design di gioielli, era conosciuta come cantante con il nome d'arte Googoosha, era presidente del consiglio di amministrazione della fondazione non governativa "Forum of Culture and Art of Uzbekistan" e una serie di altre organizzazioni pubbliche. È stata proprietaria di un vasto impero finanziario che comprendeva il più importante operatore telefonico senza fili del paese, Uzdunrobita, alcuni night club e una fabbrica di cemento.

  1. ^ (RU) Дочь Каримова "доросла" до должности замглавы МИД Узбекистана, in Известия, 4 febbraio 2008. URL consultato il 19 luglio 2022.
  2. ^ (EN) Uzbekistan's feuding first family and the mystery of the president's missing daughter, in The Guardian, 16 luglio 2014.
  3. ^ (EN) David Gauthier-Villars, Former Uzbek President's Daughter Questioned by Swiss Prosecutors, in The Wall Street Journal, 15 gennaio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
  4. ^ (EN) Will Neal, Jailed Uzbek 'Princess' Gets Further Prison Time, in OCCRP, 19 marzo 2020. URL consultato il 21 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2020).

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