Gustavo I di Svezia | |
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Jacob Binck, ritratto di Gustavo I Vasa, 1542. Collezione dell'Università di Uppsala. | |
Re di Svezia | |
In carica | 6 giugno 1523 – 29 settembre 1560 |
Predecessore | Cristiano II |
Successore | Erik XIV |
Nome completo | (SV) Gustav Eriksson Vasa |
Nascita | Stoccolma, 12 maggio 1496 |
Morte | Stoccolma, 29 settembre 1560 (64 anni) |
Luogo di sepoltura | Cattedrale di Uppsala |
Casa reale | Vasa |
Padre | Erik Johansson Vasa |
Madre | Cecilia Månsdotter |
Consorti | Caterina di Sassonia-Lauenburg Margherita Leijonhufvud Caterina Stenbock |
Figli | di primo letto: Eric XIV di secondo letto: Giovanni III Caterina Cecilia Magnus Carlo Anna Maria Sten Sofia Elisabetta Carlo IX |
Religione | Luteranesimo (1523-1560) in precedenza cattolico (1496-1523) |
Firma |
Gustavo I Vasa (in svedese Gustav I Eriksson Vasa; Stoccolma, 12 maggio 1496 – Stoccolma, 29 settembre 1560) era figlio di Erik Johansson Vasa e Cecilia Månsdotter (Eka). Fu il primo monarca svedese appartenente alla nobile dinastia dei Vasa dal 1523 ma già in precedenza si era autoproclamato "protettore del reame" (Rikshövitsman) dal 1521, durante la Guerra di liberazione svedese contro re Cristiano II di Danimarca, Norvegia e Svezia.
Inizialmente di basso rango, Gustavo ascese al trono con sanguinosi eventi tra cui la morte violenta del padre, che portò poi alla sua elezione a re il 6 giugno 1523 (attualmente festa nazionale in Svezia). La sua entrata trionfale a Stoccolma undici giorni dopo segnò in maniera definitiva la fine in Svezia delle monarchie elettive medievali come l'Unione di Kalmar, che aveva unito le nazioni scandinave sin dal 1397, e diede inizio a una monarchia ereditaria sotto la guida della casata dei Vasa.
Personalità enigmatica, Gustavo I venne acclamato come il liberatore della patria contro i danesi ma venne considerato anche un monarca tirannico e dispotico, in grado di reprimere brutalmente le rivolte di Dalarna, di Västra Götaland e di Småland. Gustavo alzò le tasse, pose fine al feudalesimo e portò avanti la riforma in Svezia, nominando personalmente vescovi e governatori locali. I suoi 37 anni di regno videro una completa rottura non solo con la supremazia danese nell'Unione ma anche nei confronti della chiesa cattolica romana, i cui beni in Svezia vennero nazionalizzati con la fondazione della Chiesa Luterana di Svezia che Gustavo pose sotto il proprio diretto controllo. Egli fu il primo vero sovrano aristocratico nato in Svezia da genitori svedesi e fu sotto questo aspetto un dotato propagandista e burocrate.
Successivamente Gustavo I venne etichettato come il "padre della nazione" per il suo grande contributo alla Svezia. Gustavo del resto amava compararsi a Mosè, in quanto egli riteneva di avere letteralmente liberato il suo popolo donandogli uno Stato sovrano. Come persona, Gustavo era noto per i metodi rudi e per il cattivo temperamento, ma anche per la sua passione per la musica e il suo ruolo come politico. Egli fondò inoltre una delle più antiche orchestre d'Europa, la Kungliga Hovkapellet (Orchestra Reale di Corte), composta da dodici musicisti con diversi strumenti a fiato e a percussione, ma nessuno con strumenti a corde.