Helmuth Karl Bernhard von Moltke | |
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Capo di stato maggiore tedesco | |
Durata mandato | 18 gennaio 1871 – 10 agosto 1888 |
Monarca | Guglielmo I Federico III Guglielmo II |
Capo del governo | Otto von Bismarck |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Alfred von Waldersee |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Conservatore Tedesco Partito Conservatore |
Titolo di studio | Accademia militare |
Università | Accademia militare prussiana |
Professione | Militare |
Firma |
Helmuth Karl Bernhard von Moltke | |
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Soprannome | Von Moltke il Vecchio |
Nascita | Parchim, 26 ottobre 1800 |
Morte | Berlino, 24 aprile 1891 |
Dati militari | |
Paese servito | Prussia Impero tedesco |
Forza armata | Esercito prussiano Esercito tedesco |
Anni di servizio | 1821-1888 |
Grado | Feldmaresciallo |
Guerre | Prima guerra egizio-ottomana Seconda guerra dello Schleswig Guerra austro-prussiana Guerra franco-prussiana |
Battaglie | Battaglia di Sadowa Battaglia di Gravelotte Battaglia di Sedan Assedio di Parigi |
Comandante di | Stato maggiore tedesco |
Studi militari | Accademia militare prussiana |
Frase celebre | Marciare divisi, colpire uniti. |
The Harper Encyclopedia of Military Biography[1] | |
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«Marciare divisi, colpire uniti.»
Helmuth Karl Bernhard Graf von Moltke (Parchim, 26 ottobre 1800 – Berlino, 24 aprile 1891) è stato un generale tedesco, feldmaresciallo, per trent'anni capo di stato maggiore dell'esercito prussiano e artefice delle vittorie sull'Impero austro-ungarico e sulla Francia nel XIX secolo. È conosciuto anche come von Moltke il Vecchio per distinguerlo dal nipote Helmuth Johann Ludwig von Moltke, che comandò l'esercito imperiale tedesco allo scoppio della prima guerra mondiale.
Viene considerato uno dei più grandi strateghi militari della storia[senza fonte], particolarmente per la sua capacità (paragonabile a quella di Napoleone Bonaparte o di Subedei[senza fonte]) di manovrare grandi eserciti in modo elastico, coordinando abilmente i movimenti dei vari raggruppamenti tattici, rimanendo in grado di superare, con la sua oculata prudenza, le situazioni impreviste, in modo da riuscire sempre a concentrare nel momento e nel punto giusto le sue forze, ottenendo una schiacciante superiorità sul campo di battaglia. Grandi qualità mise in mostra anche nel campo logistico, organizzativo e, soprattutto, nella creazione del moderno lavoro di stato maggiore, creando un nuovo metodo di direzione delle forze armate sul campo, rimasto praticamente immutato, nei suoi concetti fondamentali, fino a oggi.