I pirati della Malesia | |
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Autore | Emilio Salgari |
1ª ed. originale | 1896 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | romanzo d'avventura |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Sarawak, Mompracem |
Protagonisti | Sandokan, Yanez de Gomera |
Antagonisti | James Brooke |
Altri personaggi | Tremal-Naik, Kammamuri, Ada Corishant, Lord James Guillonk, Aïer-Duk, Sambigliong, Tanauduriam |
Serie | Ciclo indo-malese |
Preceduto da | I misteri della jungla nera |
Seguito da | Le due Tigri |
I pirati della Malesia è un romanzo d'avventura dello scrittore veronese Emilio Salgari, pubblicato nel 1896.
È il terzo episodio del cosiddetto ciclo indo-malese e riveste un'importanza chiave per l'intera saga: per la prima volta nella letteratura salgariana, infatti, si allacciano in un'unica opera le storie dei pirati malesi (trattate anni prima ne Le tigri di Mompracem) e le avventure dei cacciatori di serpenti delle Sundarbans, materia de I misteri della jungla nera. Con quest'operazione, l'autore ovvia a varie soluzioni letterarie. Anzitutto, trova l'escamotage per far tornare in scena il suo personaggio più famoso e riuscito, Sandokan[1]; in secondo luogo, gli associa la figura, per certi versi simile, di Tremal-Naik[2], diminuendone la carica passionale mostrata ne I misteri della giungla nera; in ultimo, trova la maniera di far diventare i due personaggi parenti tra loro.
Secondo uno schema già sperimentato nel precedente romanzo, inoltre, Salgari fa sì che i vari capitoli del ciclo mantengano un finale aperto, così da permettergli ampio margine di manovra per svilupparne il seguito[1]: è con questo romanzo, dunque, che per davvero prende corpo l'idea di un ciclo dedicato a Sandokan e ai suoi compagni di avventure.[3]