Icaridina | |
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Nome IUPAC | |
1'-metilpropil 2-(2-idrossietil)piperidin-1-carbossilato | |
Nomi alternativi | |
acido 1-piperidincarbossilato 2-(2-idrossietil)-1-metilpropilestere | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H23NO3 |
Massa molecolare (u) | 229.3 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 423-210-8 |
PubChem | 125098 |
DrugBank | DBDB14074 |
SMILES | CCC(C)OC(=O)N1CCCCC1CCO |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di ebollizione | 296 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
L'icaridina, nota anche come picaridina o KBR 3023 è una sostanza utilizzata come repellente per insetti.
L'icaridina è una miscela di quattro stereoisomeri.
Ha un'ampia efficacia contro vari artropodi come zanzare, zecche, moscerini, mosche e pulci, ed è quasi incolore e inodore. Uno studio condotto nel 2010 ha dimostrato che la picaridina in spray e in crema alla concentrazione del 20% fornisce una protezione di 12 ore contro le zecche.[1] A differenza del DEET, l'icaridina non scioglie plastiche, materiali sintetici o sigillanti,[2] è inodore e non unge e presenta un minor rischio di tossicità se usata con la protezione solare, in quanto può ridurre l'assorbimento cutaneo di entrambi i composti.[3]