Il Popolo d'Italia

Disambiguazione – Se stai cercando il quotidiano fondato da Giuseppe Mazzini, vedi Il Popolo d'Italia (Napoli).
Il Popolo d'Italia
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiano
Generepolitico
Formatolenzuolo
FondatoreBenito Mussolini
Fondazione15 novembre 1914
Chiusura26 luglio 1943
Inserti e allegati
  • Il lunedì del Popolo d'Italia (1922-1923)
  • Gerarchia (1922-1943)
  • La Rivista illustrata del Popolo d'Italia (1923-1943)
  • Il Balilla (1925-1931)
SedeVia Lovanio, 10 - Milano (dal 1923)
EditoreBenito Mussolini (1914-1922)
Partito Nazionale Fascista (dal 1922)
Diffusione cartacea230.000 (1939[1])
Record vendite434.000
Evento collegato al record28 ottobre 1938, anniversario della marcia su Roma
DirettoreVedi sezione
Redattore capoMichele Bianchi, Sandro Giuliani, Giorgio Pini
 

Il Popolo d'Italia è stato un quotidiano politico italiano, fondato da Benito Mussolini nel 1914 per dare voce all'area interventista del Partito Socialista Italiano d'ispirazione repubblicana. Il giornale cambiò successivamente la propria linea politica parallelamente al suo direttore, divenendo infine l'organo ufficioso del Partito Nazionale Fascista.[2] Sospese le pubblicazioni il 26 luglio 1943. Per esplicita volontà di Mussolini, il giornale non fu più pubblicato.

  1. ^ Alberto Malfitano, Giornalismo fascista. Giorgio Pini alla guida del «Popolo d'Italia».
  2. ^ Popolo d’Italia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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