Il barbiere di Siviglia (Rossini)

Il barbiere di Siviglia
Frontespizio del libretto originale
Titolo originaleAlmaviva,
o sia
L'inutile precauzione
Lingua originaleitaliano
Genereopera buffa
MusicaGioachino Rossini
(Partitura online)
LibrettoCesare Sterbini
(Libretto online)
Fonti letterarieLe Barbier de Séville ou la Précaution inutile di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Attidue
Prima rappr.20 febbraio 1816
TeatroTeatro Argentina, Roma
Personaggi
  • Il Conte d'Almaviva, innamorato della giovane Rosina (tenore)
  • Don Bartolo, dottore in medicina, tutore di Rosina e suo pretendente (basso buffo)
  • Rosina, sua pupilla (contralto)
  • Figaro, barbiere tuttofare (baritono)
  • Don Basilio, maestro di musica di Rosina (basso)
  • Berta, vecchia governante in casa di Bartolo (soprano)
  • Fiorello, servitore del Conte d'Almaviva (basso)
  • Ambrogio, servitore di Bartolo; un ufficiale, un alcalde, o Magistrato; un notaro; Alguazils, o siano Agenti di polizia; soldati; suonatori di istromenti (basso)
AutografoMuseo internazionale e biblioteca della musica, Bologna

Il barbiere di Siviglia è un'opera buffa di Gioachino Rossini in due atti, su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima francese di Pierre Beaumarchais del 1775.

L'opera fu commissionata a Rossini da Francesco Sforza Cesarini, impresario del teatro di patrocinio della sua famiglia, l'attuale Teatro Argentina, fatto erigere nel 1732 da suo nonno Giuseppe Sforza. Nel dicembre del 1815, Francesco Sforza Cesarini si accordò con l'allora ventitreenne Gioachino Rossini perché scrivesse un'opera musicale di carattere gioioso e scherzoso, che dovesse rappresentarsi al successivo Carnevale 1816. Mancavano pochi giorni alla rappresentazione, quando il 16 febbraio 1816 Sforza Cesarini morì d'infarto. Nonostante ciò, la prima dell'opera rossiniana andò in scena come previsto il 20 febbraio al Teatro di Torre Argentina (odierno Teatro Argentina) di Roma, con il titolo Almaviva, o sia L'inutile precauzione (in segno di rispetto nei confronti del Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello[1] del 1782). L'opera fu soffocata da una tempesta di proteste: nel pubblico si trovavano infatti molti sostenitori del 'vecchio' maestro Paisiello, i quali volevano far fallire l'opera. Tuttavia la serata successiva la seconda rappresentazione fu un clamoroso trionfo. L'opera di Rossini oscurò ben presto quella di Paisiello, divenendo non solo la più famosa del compositore pesarese, ma anche l'opera buffa per antonomasia. Ancora nel 1905, il celebre tenore Angelo Masini decise di chiudere la propria carriera con Il barbiere di Siviglia.

L'opera è ancora oggi tra quelle maggiormente eseguite nei teatri di tutto il mondo; è famosa anche per l'ouverture, una delle più note di Rossini.

  1. ^ Rossini, Gioacchino, su Treccani.

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