Il buono, il brutto, il cattivo

Il buono, il brutto, il cattivo
Lo scontro finale fra i tre protagonisti
Lingua originaleitaliano, inglese, spagnolo
Paese di produzioneItalia
Anno1966
Durata175 min
178 min (versione estesa)
Rapporto2,35:1
Generewestern, avventura
RegiaSergio Leone
SoggettoSergio Leone, Luciano Vincenzoni
SceneggiaturaSergio Leone, Luciano Vincenzoni, Age & Scarpelli, Sergio Donati
ProduttoreAlberto Grimaldi
Casa di produzioneProduzioni Europee Associate, United Artists
Distribuzione in italianoProduzioni Europee Associate
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioEugenio Alabiso, Nino Baragli
Effetti specialiEros Bacciucchi, Giovanni Corridori
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaCarlo Simi
CostumiCarlo Simi
TruccoRino Carboni
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Logo ufficiale del film

Il buono, il brutto, il cattivo è un film italiano del 1966 diretto da Sergio Leone.

Tra i più celebri western della storia del cinema, è considerato la quintessenza del fortunato genere spaghetti western e uno dei migliori film di sempre.[1][2][3] Girato sulla scia del successo di Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più, il film completa la trilogia del dollaro di Sergio Leone. Il regista, per sfuggire ancora una volta al rischio di ripetersi, aumenta di nuovo il numero dei protagonisti, da due a tre, collocando la trama nel contesto storico della guerra di secessione americana.

Il titolo, nato per caso, rispecchia il pensiero di Leone. Nei tre protagonisti, ognuno per la propria parte autobiografico, coesistono bellezza e bruttezza, umanità e ferocia: il regista demistifica tutti questi concetti e al contempo, in una dichiarata denuncia della follia della guerra, demistifica la stessa storia degli Stati Uniti d'America, mostrandone il lato violento e brutale, appannato dalla tradizione mitizzante dell'epopea western.

Leone ripropone il cliché dell'uomo senza nome, interpretato da Clint Eastwood, ma lo rende più ambiguo, a metà strada tra il cacciatore di taglie e il giustiziere. Affiancano Eastwood, nella parte dei protagonisti, Lee Van Cleef (anch'egli reduce da Per qualche dollaro in più, qui però in un ruolo molto diverso) ed Eli Wallach. Si segnala anche la partecipazione di Aldo Giuffré nelle vesti di un capitano dell'esercito unionista. A spiccare è tuttavia il personaggio di Tuco, tanto perché approfondito nel suo vissuto e nella sua dimensione interiore, quanto perché fornito di un lato umoristico caratterizzato magistralmente dal talento comico di Wallach.

La scena del cosiddetto "triello" (uno stallo alla messicana) nel finale del film è rimasta esemplare sia per la ripresa, sia per il montaggio, sia per l'uso sapiente della colonna sonora di Ennio Morricone (traccia Il triello), che la sottolinea in modo esclusivo, aggiungendovi tensione e potenza evocativa.

Il film all'inizio divise la critica, ma fu un enorme successo di pubblico. La sua popolarità perdura inalterata e l'ha reso ormai un classico citatissimo nel cinema, nella musica e nei fumetti. Utenti e lettori di siti e riviste specializzati, ma anche importanti cineasti come Quentin Tarantino, lo considerano tra le migliori pellicole di tutti i tempi.

  1. ^ The Good, the Bad and the Ugly, su rogerebert.com.
  2. ^ Il cinema di Sergio Leone in DVD, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 7 settembre 2007.
  3. ^ Dizionario Morandini, su mymovies.it.

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