Il canone della medicina | |
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Titolo originale | القانون في الطب |
Una pagina di un'edizione del 1597 | |
Autore | Avicenna |
1ª ed. originale | X secolo |
Editio princeps | |
Genere | trattato |
Lingua originale | arabo |
Il canone della medicina (titolo originale Kitāb al-Qānūn fī l-ṭibb - arabo القانون في الطب - , tradotto in latino col titolo Liber canonis medicinae) è un trattato scritto da Avicenna (Ibn Sina), medico, fisico, filosofo e scienziato musulmano vissuto nell'antica Persia nel X secolo.
Il canone della medicina è rimasto una fonte medica attendibile per secoli. È anche conosciuto come Qānūn, derivante dal greco e che significa parimenti Legge, sia in arabo sia in persiano. Quest'opera ha fissato gli standard per la medicina in Europa per i secoli seguenti e rappresenta l'opera più importante scritta da Avicenna. Grazie ad essa Avicenna viene riconosciuto da molti come "il padre della medicina moderna". I principi descritti dieci secoli fa in questo libro sono ancora insegnati in varie università, tra cui UCLA e Yale, come parte della storia della medicina.
Il Canone è una guida medica scientifica per l'insegnamento clinico, basata sugli scritti di Galeno in cui è infusa l'erudizione medica islamica e l'esperienza personale dell'autore. Nel suo trattato, Avicenna determinò le cause della salute e delle malattie. Egli credeva che non fosse possibile ristabilire la salute in un corpo umano se prima non fossero state determinate le cause sia della salute sia della malattia.