Ilse Koch

Margaret I. "Ilse" Koch

Margaret I. "Ilse" Koch, nata Köhler (Dresda, 22 settembre 1906Aichach, 1º settembre 1967), è stata una criminale di guerra tedesca, moglie di Karl Otto Koch, il comandante del campo di concentramento di Buchenwald e ufficiale delle SS. Conosciuta anche come "strega di Buchenwald" ("Die Hexe von Buchenwald"), "cagna di Buchenwald" ("Buchenwälder Hündin"), "donnaccia di Buchenwald" ("Buchenwälder Schlampe") e "iena di Buchenwald" ("Hyänen von Buchenwald") dagli internati per il suo crudele sadismo nei confronti dei prigionieri. Dai processi ufficiali condotti a suo carico, sono infatti emersi particolari raccapriccianti, come quello secondo il quale, per una passione feticista per i tatuaggi, usava selezionare i prigionieri tatuati per poi farli uccidere e scuoiarne la pelle.[1] Secondo alcune testimonianze portate nel medesimo processo, usava come soprammobili per la tavola due tsantsa, ovvero teste umane mummificate secondo riti occultisti.[2] La sua fama ha contribuito a fare di Buchenwald uno dei lager più spaventosi della Germania nazista già in epoca antecedente alla fine della guerra, tanto da indurre persino le SS ad adoperarsi per la sua cattura.[3]

  1. ^ (EN) Forensic Report on Human Lamp Shades, su scrapbookpages.com. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  2. ^ Presse-papiers fatto con delle teste umane mummificate. Libero. Digilander. Francesco Coluccio.
  3. ^ http://www.buchenwald.de/1132

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