L'impalamento era un metodo di tortura e una forma di pena capitale, che consisteva nell'infilzare un essere umano con un palo, una lancia o un gancio, spesso mediante la perforazione completa o parziale del torso. L'impalamento veniva utilizzato anche durante i tempi di guerra per punire il condannato, generalmente infilzato attraverso un orifizio o il perineo[2], e poi sollevato in posizione verticale fissando il palo nel terreno. Se non venivano lesi organi vitali, il supplizio poteva protrarsi per molti giorni prima della morte.