Impero russo dopo il 1870

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Arma imperiale russa
L'Impero russo nel 1866. Dopo il 1866, l'Alaska venne venduta e la parte meridionale dell'isola di Sachalin venne ceduta al Giappone, ma vennero acquistati Batum, Kars, Pamir, e il Turkmenistan.

L'Impero russo dopo il 1870 mostrava evidenti i segni della profonda crisi che lo avrebbe portato alla dissoluzione, in un quadro geopolitico europeo profondamente cambiato dove anche gli imperi centroeuropei avevano mutato fisionomia. La crisi, non solo sociale ma anche economica e politica, era aggravata, per altro, dai problemi che terrorismo, populismo, diffidenze politiche e, non ultimo, il tentativo di espansione in Asia avevano prodotto.

La Russia, dal fallimento del riformismo di Alessandro II ai primi anni di Nicola II, subì le incertezze di una politica tentennante e contraddittoria.

Il Regno di Alessandro II, apertosi nel 1855 sotto l'insegna delle riforme, terminò nel 1881 con una bomba lanciata dai terroristi. Il modo in cui morì lo Zar, 13 marzo 1881, sta a indicare chiaramente la gravità dei problemi politici e sociali dell'Impero.


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