Impresa familiare

L'impresa familiare è un istituto giuridico nell'ordinamento italiano, disciplinato dall'art. 230 bis del codice civile. Esso regola i rapporti che nascono in seno ad una impresa ogni qualvolta un familiare dell'imprenditore presti la sua opera in maniera continuativa nella famiglia o nella stessa impresa.

L'impresa familiare riceve per la prima volta tutela nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia. L'esigenza sottesa alla creazione di tale istituto era di tutela nei confronti di quei familiari che pur lavorando all'interno di una impresa familiare non erano protetti nei confronti dell'imprenditore. Situazione iniqua che trovava larga applicazione nel mondo della piccola impresa italiana, in cui spesso il padre assumeva la qualifica di imprenditore, e la moglie ed i figli non ricevevano nulla in cambio del proprio lavoro.[1]

Numerose ricerche hanno dimostrato un alto tasso di mortalità dell'impresa familiare legato al passaggio generazionale. In altre parole il subentrare a livello gestionale, degli eredi del fondatore sembra essere un fattore di rischio per la sopravvivenza dell'azienda.

  1. ^ Campobasso, 2017, p. 29.

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