Indice dei libri proibiti

Un'edizione del 1564

L'Indice dei libri proibiti (in latino Index librorum prohibitorum) fu un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa cattolica, creato nel 1559 da papa Paolo IV. L'elenco fu tenuto aggiornato fino alla metà del XX secolo e fu soppresso dalla Congregazione per la dottrina della fede il 4 febbraio del 1966.[1] Dal 1571 al 1917 il compito della compilazione del catalogo dei libri proibiti fu di competenza della Congregazione dell'Indice[2].

  1. ^ Notificazione riguardante l’abolizione dell’Indice dei libri, 14 giugno 1966, su www.vatican.va. URL consultato il 6 giugno 2024.
    « ... questa Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede ... comunica che l'Indice rimane moralmente impegnativo, in quanto ammonisce la coscienza dei cristiani a guardarsi, per una esigenza che scaturisce dallo stesso diritto naturale, da quegli scritti che possono mettere in pericolo la fede e i costumi; ma in pari tempo avverte che esso non ha più forza di legge ecclesiastica con le annesse censure»
  2. ^ Giorgio Caravale, Libri pericolosi. Censura e cultura italiana in età moderna, Laterza, Bari-Roma 2022.

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