Indro Montanelli

Indro Montanelli

Indro Alessandro Raffaello Schizògene Montanelli (Fucecchio, 22 aprile 1909Milano, 22 luglio 2001) è stato un giornalista, saggista e scrittore italiano.

Tra i più popolari giornalisti italiani del Novecento, si distinse per la limpidezza della sua scrittura. Iniziata la carriera durante il ventennio fascista, fu per oltre quarant'anni l'uomo-simbolo del principale quotidiano d'Italia, il Corriere della Sera. Lasciato il Corriere per contrasti sulla nuova linea politica della testata, diresse per vent'anni un quotidiano fondato da lui stesso, il Giornale, distinguendosi come opinionista di stampo conservatore. Fu ferito alle gambe nel 1977 in un attentato organizzato dalle Brigate Rosse.[1]

Con l'entrata in politica di Silvio Berlusconi, da lui disapprovata, lasciò il Giornale e, nel marzo 1994, fondò La Voce, un quotidiano che però chiuse l'anno seguente. Fu autore di una collana di libri di storia a carattere divulgativo, Storia d'Italia, che narrano la storia d'Italia dall'antichità alla fine del XX secolo. In ciascuna attività Montanelli seppe conquistare un largo seguito di lettori.

  1. ^ Dino Messina, Milano, 1977: Montanelli gambizzato ai Giardini pubblici (e io c’ero), su Corriere della Sera, 16 dicembre 2017. URL consultato il 13 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2017).

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