L'ingresso in politica di Silvio Berlusconi, noto anche come «discesa in campo»,[1] avvenne il 26 gennaio 1994 e fu reso noto attraverso un messaggio televisivo preregistrato dello stesso Berlusconi, della durata di nove minuti, inviato a tutti i telegiornali delle reti televisive nazionali. Tuttavia, Berlusconi lavorava a questo passo fin dall'estate del 1992 e la sua eventualità era parte del dibattito politico fin dal luglio del 1993.[2][3][4]
Ad appena due mesi dall'annuncio, alla guida di Forza Italia, Berlusconi vinse le elezioni politiche del 27 e 28 marzo. L'espressione "discesa in campo" è un'esplicita metafora calcistica, come "entrare in campo" ed "entrata in campo"; il nome stesso "Forza Italia" riprende esplicitamente lo slogan dei tifosi della nazionale italiana di calcio, slogan utilizzato tra l'altro anche dalla Democrazia Cristiana durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 1987[5].
Le motivazioni di questa scelta, la tipologia di campagna elettorale e le ragioni di questa fulminea vittoria sono stati in Italia motivo di ampio dibattito politico fin dagli inizi.
È generalmente ritenuto il punto di inizio della cosiddetta "Seconda Repubblica".