Innervisions

Innervisions
album in studio
ArtistaStevie Wonder
Pubblicazione3 agosto 1973
Durata44:12
Dischi1
Tracce9
GenereSmooth soul
Funk
EtichettaTamla
ProduttoreStevie Wonder
Robert Margouleff
Malcolm Cecil
ArrangiamentiStevie Wonder
RegistrazioneRecord Plant (Los Angeles)

Mediasound (New York City)

Noten. 4 Bandiera degli Stati Uniti
n. 8 Bandiera del Regno Unito
n. 20 Bandiera dell'Italia[1]
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 100 000+)
Stevie Wonder - cronologia
Album precedente
(1972)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[4]
The Austin Chronicle[5]
Christgau's Record GuideA[6]
CreemB+[7]
Encyclopedia of Popular Music[8]
The Great Rock Discography10/10[8]
Los Angeles Times[9]
MusicHound5/5[8]
The Rolling Stone Album Guide[10]
Slant Magazine[11]

Innervisions è un album discografico del cantante polistrumentista Stevie Wonder pubblicato nel 1973 dalla Tamla Records. Il nome originale del disco doveva essere Last Days of Easter.

Innervisions raggiunse la quarta posizione in classifica nella Billboard Top LPs & Tapes e la prima nella Billboard Soul LPs. Il disco si aggiudicò il premio Grammy come "Album of the Year" e "Best Engineered Non-Classical Recording", mentre la canzone Living for the City vinse come Best R&B Song. Innervisions è ampiamente considerato da fan, critici e colleghi uno dei migliori lavori di Wonder e uno dei migliori album di sempre. Si è classificato alla posizione numero 23 nella lista dei migliori 500 album di sempre redatta dalla rivista Rolling Stone, scendendo alla numero 34 nella revisione del 2020.[12] Nel 1999, Innervisions è stato inserito nella Grammy Hall of Fame.[13]

  1. ^ hitparadeitalia.it
  2. ^ (EN) Innervisions – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 4 maggio 2016.
  3. ^ (EN) Innervisions, su British Phonographic Industry. URL consultato il 4 maggio 2016.
  4. ^ (EN) John Bush, Innervisions, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 21 luglio 2021.
  5. ^ Moser, Margaret. Review: Innervisions. The Austin Chronicle.
  6. ^ Robert Christgau, Consumer Guide '70s: W, in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies, Ticknor & Fields, 1981, ISBN 0-89919-026-X. URL consultato il 9 marzo 2019. Ospitato su robertchristgau.com.
  7. ^ Robert Christgau, The Christgau Consumer Guide, in Creem, dicembre 1973. URL consultato il 26 settembre 2015.
  8. ^ a b c Innervisions, su acclaimedmusic.net, Acclaimed Music. URL consultato il 26 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2016).
  9. ^ Robert Hilburn, Motown Releases Remind Us of Stevie Wonder's Impact, in Los Angeles Times, 1º aprile 2000. URL consultato il 25 settembre 2015.
  10. ^ J. D. Considine, Stevie Wonder, in The New Rolling Stone Album Guide, Simon & Schuster, 2004, pp. 885–87, ISBN 0-7432-0169-8. URL consultato il 25 settembre 2015.
  11. ^ Henderson, Eric. Review: Innervisions. Slant Magazine.
  12. ^ (EN) 500 Greatest Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  13. ^ (EN) GRAMMY Hall Of Fame, su GRAMMY.com, 18 ottobre 2010. URL consultato il 30 dicembre 2019.

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