Inno di Garibaldi

Inno di Garibaldi
Stampa dell'epoca con il testo dell'inno
Artista
Autore/iLuigi Mercantini (testo)
Alessio Olivieri (musica)
Generepatriottico
Data1858

L’Inno di Garibaldi è un inno patriottico del Risorgimento italiano.

Autore del testo fu, a seguito di una esplicita richiesta dello stesso eroe dei due mondi, il poeta Luigi Mercantini (18211872), di cui l'inno costituisce una delle composizioni più celebri insieme alla poesia La spigolatrice di Sapri, struggente rievocazione romantica della spedizione rivoluzionaria, di stampo socialista[1][2], repubblicano e mazziniano, tentata a Sapri da Carlo Pisacane; la musica fu invece a cura del compositore Alessio Olivieri.

L'inno fu per molto tempo assai popolare dopo l'unità d'Italia, soprattutto tra le comunità di italiani emigrati. Acquisì nuovo slancio ai tempi della Grande Guerra e durante il fascismo fu uno dei pochi inni risorgimentali non proibiti dal regime. Durante la resistenza venne adottato dalle brigate di partigiani comunisti (le cosiddette brigate Garibaldi) e utilizzato dall'emittente radiofonica Radio Bari come sigla di chiusura della trasmissione Italia combatte.

Durante la campagna elettorale per le elezioni del 18 aprile 1948, l'inno venne utilizzato per la propaganda del Fronte Democratico Popolare, che usava anche l'immagine di Garibaldi come simbolo elettorale.[3]

  1. ^ Saggi storici-politici-militari sull'Italia (4 voll., post., 1858-60)
  2. ^ Pisacane, Carlo - Treccani, su Treccani. URL consultato il 30 maggio 2024.
  3. ^ Inno di Garibaldi - Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, su icbsa.it.

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