Internet in Giappone

Le origini di Internet in Giappone sono da ricercare nell'istituzione, a metà degli anni ottanta del XX secolo, della prima rete interuniversitaria del paese, JUNET, il cui sviluppo giocò un ruolo importante nella diffusione della tecnologia in Giappone. Il paese asiatico entrò nell'era dell'Internet commerciale solo negli anni novanta, in seguito alla comparsa dei primi provider; a rallentarne la diffusione fu l'iniziale riluttanza delle istituzioni a concedere la licenza a organizzazioni non accademiche le cui attività non ricadessero all'interno dei progetti di ricerca avallati dal governo, oltre all'alto costo delle tariffe e alla scarsa presenza dei PC tra le famiglie giapponesi, ma da allora il numero di utenti connessi è cresciuto costantemente ogni anno. Nel 2016 la penetrazione di Internet in Giappone era del 91%, pari a circa 115 milioni di persone connesse.

In Giappone i servizi Internet sono in genere in unbundling, con l'ex azienda pubblica Nippon Telegraph and Telephone (NTT) proprietaria quasi in toto delle infrastrutture. In seguito alla sua privatizzazione e alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, diversi provider sono emersi offrendo servizi via FTTH, DSL, via cavo e Wi-Fi. I maggiori operatori del settore sono Asahi Net, Au One Net, Biglobe, @nifty, OCN, So-net e Yahoo! BB.


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