Interpretazione a molti mondi

Secondo l'interpretazione a molti mondi, ogni evento è un punto di diramazione; si vive in diversi rami dell'universo che sono ugualmente reali ma che non possono interagire tra loro.

L'interpretazione a molti mondi, abbreviata nella terminologia anglosassone in MWI (Many Worlds Interpretation), è una delle interpretazioni della meccanica quantistica, formulata come estensione dell'interpretazione di Copenaghen.

L'interpretazione a molti mondi ha preso spunto dal lavoro dal fisico Hugh Everett III del 1957[1][2]. È stata formulata successivamente da Bryce Seligman DeWitt[3], che ha introdotto il termine "a molti mondi" per riferirsi all'idea che una misurazione di una proprietà di uno stato quantistico abbia come conseguenza la divisione della storia dell'universo in molti mondi distinti, ciascuno dei quali caratterizzato da diversi risultati della misura.

  1. ^ Si veda questo sito per una biografia dettagliata.
  2. ^ Everett.
  3. ^ B.S. DeWitt.

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