Invasione abbaside dell'Asia Minore parte delle guerre arabo-bizantine | |||
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Mappa dell'Asia Minore bizantina e della regione di frontiera bizantino-araba nel 780 ca. | |||
Data | Primavera-estate 782 | ||
Luogo | Asia Minore | ||
Esito | Vittoria abbaside Armistizio e tre anni di tregua L'Imperatrice Irene è costretta a pagare un ingentissimo tributo | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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L'invasione abbaside dell'Asia Minore del 782 fu una delle operazioni più imponenti sferrate dal Califfato abbaside di Hārūn al-Rashīd contro l'Impero bizantino della basilissa Irene d'Atene. L'invasione fu sferrata per dimostrare la superiorità abbaside sull'Impero bizantino in seguito a una serie di successi bizantini. Comandati dall'erede abbaside, il futuro Hārūn al-Rashīd, l'esercito abbaside si spinse fino a Crisopoli, separata dal Bosforo dalla capitale bizantina, Costantinopoli, mentre forze secondarie saccheggiarono l'Asia Minore occidentale e sconfissero le forze bizantine a difesa della regione. Poiché Harun non intendeva assaltare Costantinopoli e del resto gli mancavano le navi per poterlo fare, tornò indietro.
I Bizantini, che nel frattempo avevano neutralizzato il distaccamento lasciato per assicurare la ritirata dell'esercito abbaside in Frigia, furono in grado di intrappolare l'esercito di Harun in mezzo alle loro forze convergenti. La defezione del generale armeno Tatzates, tuttavia, consentì ad Harun di avere la meglio. Il principe abbaside aprì le negoziazioni per una tregua e trattenne gli inviati bizantini di alto rango, tra cui il primo ministro dell'imperatrice, Staurakios. Ciò costrinse Irene ad accettare una tregua di tre anni e di versare un pesante tributo annuale agli Arabi. Irene successivamente concentrò le sue attenzioni sui Balcani, ma la guerra con gli Arabi riprese nel 786, fino a quando la crescente pressione araba portò a un'altra tregua nel 798, dalle condizioni simili a quelle della tregua del 782.