Ionomica

Il termine "ionoma" venne definito per la prima volta da Lahner et al. nel 2003 [1] per includere «tutti i nutrienti minerali e gli elementi in tracce che si trovano in un organismo». Lo studio degli ionomi, chiamato "ionomica", è definito come «la misura quantitativa e simultanea della composizione elementare di organismi viventi e dei cambiamenti della loro composizione in risposta a stimoli fisiologici, stato di sviluppo e modifiche genetiche»[2]; in altre parole, lo scopo degli studi ionomici è la comprensione delle connessioni fisiologiche e genetiche tra un elemento e il suo assorbimento, trasporto e accumulo all'interno di un organismo (generalmente piante) tramite l'analisi di diversi genotipi delle specie di interesse esposte a perturbazioni dell'ambiente.

I primi studi ionomici riguardarono campioni di Arabidopsis thaliana[1] e Saccharomyces cerevisia [3].

  1. ^ a b Lahner B, Gong J, Mahmoudian M, Smith EL, Abid KB, Rogers EE, Guerinot ML, Harper JF, Ward JM, McIntyre L, Schroeder JI, Salt DE (2003) Genomic scale profiling of nutrient and trace elements in Arabidopsis thaliana. Nat Biotechnol 21: 1215-1221. [1]
  2. ^ Salt, D.E.; Baxter, I.; Lahner, B, Ionomics and the study of the plant ionome, Annu Rev Plant Biol, 2008, 59, 709-733
  3. ^ Eide DJ, Clark S, Nair TM, Gehl M, Gribskov M, Guerinot ML, Harper JF (2005). Characterization of the yeast ionome: a genome-wide analysis of nutrient mineral and trace element homeostasis in Saccharomyces cerevisiae. Genome Biol 6:R77. [2]

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