L'ippocrasso o ipocrasso è una bevanda antica a base di vino aromatizzato fermentato e addolcito con miele. Questo fermentato è da tempo al centro di una diatriba in Italia; qui dove esistono mille e più eventi di rievocazione storica si è persa forse la connotazione originale del prodotto. Spesso, infatti, riferendosi a documenti di origine medioevale dove si parla semplicemente di aggiungere spezie e miele al vino, si tende a confonderlo con un vino concio o con un mulsum. Non si tiene conto però che nel vino medioevale la fermentazione non sempre andava a conclusione ed il risultato era perciò spesso un prodotto non secco come lo intendiamo adesso, in cui molte volte anche i batteri acetici prendevano il sopravvento: un liquido con residui zuccherini, note acetiche e tendenzialmente poco corpo. Il miele ha sempre contenuto, e a quei tempi sicuramente ancor di più, lieviti selvaggi al proprio interno; diluendoli nel vino la possibilità che si riattivassero era alta; anche il fatto che si introducessero nuovi e diversi zuccheri consentiva ai lieviti presenti nel vino stesso di ripartire. Si formava così una ulteriore complessità nel prodotto finito data da ulteriori aromi fermentativi e dalle spezie aggiunte. Nelle fonti medievali non si parlava certo di questa possibilità essendone sconosciute le dinamiche, ma molti studiosi, soprattutto all’estero, ne parlano prendendo per sicura questa eventualità classificandoli senza dubbi né remore come veri e propri idromeli.