Jacopo da Sant'Andrea

Jacopo da Sant'Andrea o Giacomo da Sant'Andrea (... – 1239) è stato un nobiluomo italiano, inserito nel XIII canto dell'Inferno di Dante tra i suicidi e gli scialacquatori.

Figlio di Olderico Fontana da Monselice e di Speronella Dalesmanni, il cognome gli deriva dal possedimento della curia di Sant'Andrea, nel contado Padovano. In un diploma di Federico II del Sacro Romano Impero, indirizzato ai Carraresi, compare come testimone; a detta di Rolandino da Padova, nel 1239 era al seguito del marchese Azzo VII d'Este.

Morì nel 1239 secondo alcuni suicida, per altri ucciso su ordine di Ezzelino III da Romano, per altri ancora nell'ospedale di Ferrara ridotto in povertà[1][2].

  1. ^ Dante Alighieri, La Divina Commedia - Inferno, a cura di Natalino Sapegno, 2ª edizione, Firenze, La Nuova Italia, 1968, p. 152.
  2. ^ Giovanni Reggio, Iacopo da Sant'Andrea, su Enciclopedia Dantesca, Treccani, 1970. URL consultato il 12 dicembre 2013.

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