Jacquerie

Soppressione di una rivolta popolare

Jacquerie è un termine francese, ormai entrato nella terminologia storica comune, usato per indicare un'insurrezione popolare (generalmente contadina),[1] spontanea, priva di preparazione politica,[2] e rivolta di norma contro il nemico più immediato (il castello del signore, l'ufficio di registro catastale o tributario, gli esponenti di un potere autoritario o dittatoriale) e che spesso sfocia in azioni di violenta ritorsione (resa dei conti).

Ci sono varie teorie sull'origine di questo termine, ma secondo la più accreditata è derivato da "Jacques Bonhomme", soprannome dei contadini loro affibbiato dai nobili.[1] Dallo stesso soprannome, non viceversa, deriva il termine jacque, un vestito corto e semplice che ricorda quello usato dai contadini durante le rivolte,[3] da cui deriva l'italiano "giacca". Nonostante tutto, però, molti cronisti, come Jean Froissart, scrivono che Jacques Bonhomme in realtà sia stato il loro capo, anche se non si abbiano altre sue fonti. In ogni caso, in maniera più specifica il termine indica l'insurrezione contadina del 1358.

  1. ^ a b (FR) Definizione di jacquerie, su cnrtl.fr, Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales. URL consultato il 22 settembre 2019.
  2. ^ Claudia Cernigoi, Operazione "Foibe" tra storia e mito, Udine, Edizioni Kappa Vu, 2005, p. 115.
  3. ^ (FR) Definizione di jacque, su cnrtl.fr, Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales. URL consultato il 22 settembre 2019.

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