Joan Sutherland

Joan Sutherland

Dame Joan Sutherland (Sydney, 7 novembre 1926Les Avants, 10 ottobre 2010) è stata un soprano australiano.

Suprema virtuosa,[1] è stata una delle più grandi protagoniste dell'opera nel Novecento. Pochi cantanti lirici hanno avuto una carriera prestigiosa e lunga (oltre quarant'anni) come la sua. Dotata di una voce di bellissimo timbro, di notevole volume e assai estesa (dal fa naturale sotto il rigo al fa diesis sovracuto), con sopracuti limpidi e penetranti, è stata capace di agilità perfette quanto spericolate.[2] Attrice intelligente e misurata, nel genere tragico come nel comico, ha dato un contributo fondamentale al recupero della tecnica e della prassi esecutiva belcantistica (particolarmente nella sua accezione primo-ottocentesca), sviluppando in modo più specialistico e portando ai massimi esiti la "rivoluzione" stilistico-interpretativa avviata da Maria Callas[3]. Molte delle sue interpretazioni, in buona parte consegnate ufficialmente al disco, sono considerate di riferimento. Per i melomani è La stupenda[4], Koloraturwunder e The Incomparable. Luciano Pavarotti, suo partner sul palcoscenico e in numerose incisioni discografiche, la definì "the voice of the century", la voce del secolo.

  1. ^ Clifford Williams, Joan Sutherland, in Rodolfo Celletti, Le grandi voci. Dizionario critico-biografico dei cantanti con discografia operistica, Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1964, p. 820: «Nella Sutherland i mezzi vocali (estensione e timbro) e la tecnica (emissione, agilità, intonazione) sono eccezionali e non tollerano confronti con nessuna voce tra quelle venute alla ribalta negli ultimi anni. Al primo ascolto, la Sutherland appare una di quelle cantanti a cui la natura ha concesso ogni facoltà espressiva. Con la sicurezza di queste splendide capacità di virtuosa, la Sutherland si è vòlta a un tipo di vocalità ora distaccata e barocca [...] ora ampiamente brillante e fiorita di gusto liberty, discendente dalla grande tradizione dei soprani leggeri dell'ultimo Ottocento attivi soprattutto in Inghilterra».
  2. ^ Rodolfo Celletti, Joan Sutherland, in Id., La grana della voce. Opere, direttori e cantanti, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, p. 257: «La critica italiana dei primi degli anni Sessanta riconobbe l'eccezionalità dei mezzi. Una cavata piena, vibrante, intensa come quella d'un soprano lirico e una duttilità, un'estensione, un'agilità da virtuosa di assoluta eccezione».
  3. ^ Rodolfo Celletti, Joan Sutherland cit., pp. 255-263.
  4. ^ Vedi: "Stupenda", addio. È morta il soprano Joan Sutherland, articolo de Il Sole-24 Ore

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