John Steinbeck

John Ernest Steinbeck, Jr.
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1940
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la letteratura 1962

John Ernest Steinbeck, Jr. (pron. /ˈstaɪnbɛk/; Salinas, 27 febbraio 1902New York, 20 dicembre 1968) è stato uno scrittore statunitense tra i più noti del XX secolo, autore di numerosi romanzi, racconti e novelle. Fu per un breve periodo giornalista e cronista di guerra nella seconda guerra mondiale.

Nel 1962 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: "Per le sue scritture realistiche ed immaginative, che uniscono l'umore sensibile e la percezione sociale acuta". Considerato uno dei principali esponenti della cosiddetta "Generazione perduta"[1], ha ricevuto anche la Medaglia presidenziale della libertà dal Presidente Lyndon B. Johnson il 14 settembre 1964[2].

Autore di numerosi romanzi e racconti, genio letterario del ventesimo secolo, è uno dei massimi esponenti della letteratura americana. Dopo aver frequentato la Stanford University senza mai laurearsi, comparve sulla scena letteraria con opere minori finché non raggiunse la notorietà con Pian della Tortilla (1935) a cui seguirono molti romanzi, racconti e saggi tra cui Uomini e topi, La lunga vallata, Furore (opera grazie a cui Steinbeck ricevette il Premio Pulitzer, considerata il massimo capolavoro dell'autore), La luna è tramontata, La valle dell'Eden, Quel fantastico giovedì ed infine Viaggio con Charley.

Steinbeck morì all’età di 66 anni, in seguito a una crisi respiratoria acutizzata dall'asma, il 20 dicembre del 1968 nella sua casa di New York.

  1. ^ LETTERATURA/ Faulkner, Steinbeck e la “lost generation”, quando l'arte descrisse la crisi del '29, su ilsussidiario.net. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2013).
  2. ^ (EN) http://www.medaloffreedom.com/JohnSteinbeck.htm

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