Joker | |
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Joker disegnato da Ryan Sook | |
Universo | Universo DC |
Autore | Bill Finger |
Disegni | |
Editore | DC Comics |
1ª app. in | Batman vol. 1[2] n. 1 (25 aprile 1940) |
Editore it. | Panini Comics (2022-in corso) |
1ª app. it. in | Collezione Uomo Mascherato n. 58[3] (1944) |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego |
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Specie | umano mutato chimicamente |
Joker è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da DC Comics. Ideato da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson, ha esordito nel 1940 nel primo numero della serie a fumetti Batman (vol. 1[2])[4]. Nelle prime traduzioni italiane era stato chiamato "Il Jolly", nome italiano più diffuso dell'omonima carta da gioco[4].
Basato sulla figura del pagliaccio malefico, Joker è uno dei supercriminali più famosi della storia dei fumetti nonché la nemesi del Cavaliere Oscuro[5]. Presentato come uno psicopatico e sociopatico con un senso dell'umorismo distorto e sadico,[6][7] negli anni 50 divenne un "innocuo" ladro o un grottesco folle[8] in risposta alla regolamentazione della Comics Code Authority, prima di tornare alle sue radici più oscure all'inizio degli anni 70. In quanto nemesi di Batman, Joker ha fatto parte delle storie che definiscono il supereroe, incluso l'omicidio di Jason Todd (il secondo Robin) e la paralisi di Barbara Gordon.
Joker a volte lavora con altri supercriminali folli di Gotham City, come Due Facce e il Pinguino, e gruppi come la Lega dell'ingiustizia, ma queste relazioni spesso crollano a causa del desiderio del Joker di un caos sfrenato. Sebbene la sua ossessione principale sia Batman, Joker ha combattuto anche altri eroi, tra cui Superman e Wonder Woman.
La sua follia e la sua imprevedibilità lo rendono uno dei più terribili criminali di Gotham City nonché uno dei personaggi col più alto numero di omicidi a carico[9][10][11]. Quando una guerra nucleare ha privato tutti gli esseri viventi dei loro superpoteri, Joker è stato reso sano di mente, tuttavia questa condizione è stata solo temporanea e presto è tornato ad essere quello di un tempo.[12] Nella serie animata degli anni novanta gli è stato conferito un lato giocoso e festoso, tanto che in alcune scene si rivolge direttamente al pubblico,[8] ad esempio con frasi come «Non fatelo a casa, bambini!»[13].
Si è classificato al secondo posto nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti secondo IGN[14]; la rivista Wizard l'ha collocato invece al primo posto[15], mentre Empire, nella sua lista di migliori personaggi della storia dei fumetti, lo ha collocato all'ottavo posto[16]. Nel sondaggio tra i migliori cento personaggi immaginari, Joker si è classificato al trentesimo posto[17].
Le sue origini, mantenute intenzionalmente misteriose, sono state rinarrate e approfondite da Alan Moore e Brian Bolland in Batman: The Killing Joke[18] (1988), da Ed Brubaker e Doug Mahnke in Batman: L'uomo che ride (2005) , in Batman Confidential (2007), in Batman - I tre Joker (2022) e in Joker: The World (2024).