June Dalziel Almeida

June Dalziel Almeida (Glasgow, 5 ottobre 1930Bexhill-on-Sea, 1º dicembre 2007) è stata una virologa britannica, una pioniera nell'imaging, nell'identificazione e nella diagnosi dei virus.

Le sue ricerche nel campo della microscopia elettronica le hanno guadagnato una reputazione internazionale.[1][2] Nel 1964 fu ingaggiata dalla St Thomas's Hospital Medical School di Londra. Nel 1967 conseguì il dottorato in scienze (Sc.D.) sulla base delle sue ricerche e delle pubblicazioni risultanti, mentre lavorava in Canada, presso l'Ontario Cancer Institute di Toronto e poi a Londra alla St Thomas.[1] Continuò le sue ricerche presso la Royal Postgraduate Medical School (RPGMS), che in seguito divenne parte dell'Imperial College School of Medicine. Riuscì a identificare virus precedentemente sconosciuti, incluso, nel 1966, un gruppo di virus che in seguito fu chiamato coronavirus.[3][4] Le innovazioni e le intuizioni della sua microscopia elettronica immunitaria (IEM) hanno contribuito alla ricerca relativa alla diagnosi di epatite B, HIV e rosolia, tra le altre malattie virali. Le sue microfotografie elettroniche continuano ad essere inserite, decenni dopo essere state scattate, nei libri di testo di revisione virologica.[1]

  1. ^ a b c Joyce Almeida, June Almeida (née Hart), in The BMJ, vol. 336, n. 7659, BMJ Group, 28 giugno 2008, pp. 1511.1–1511, Bibcode:1963Sci...142.1487A, DOI:10.1136/bmj.a434, PMC 2440895.
  2. ^ Denise Gellene, Overlooked No More: June Almeida, Scientist Who Identified the First Coronavirus, in The New York Times, 8 maggio 2020.
  3. ^ June D. Almeida e D. A. J. Tyrrell, The Morphology of Three Previously Uncharacterized Human Respiratory Viruses that Grow in Organ Culture, in Journal of General Virology, vol. 1, n. 2, 1967, pp. 175-178, DOI:10.1099/0022-1317-1-2-175, ISSN 0022-1317 (WC · ACNP), PMID 4293939.
  4. ^ David Tyrrell e Michael Fielder, Cold wars: the fight against the common cold, Oxford, England, Oxford University Press, 2002, p. 253.

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